La “truffa del disservizio”: un call center illegale ha provato a truffare il giornalista Enrico Pagliarini. Ecco come difendersi.
Non solo la truffa sugli account Netflix, ora bisogna stare attenti anche alle chiamate sul finto disservizio internet. Enrico Pagliarini, giornalista di Radio24, è stato contattato da un finto operatore Sky che – con la scusa di fantomatici lavori tecnici – ha cercato di spaventarlo annunciando un blackout di 20 giorni e un aumento delle tariffe. Ma il tentativo di truffa è stato smascherato con una semplice richiesta: ecco quale e come difendersi.
La “truffa del disservizio”: come funziona
Il call center fraudolento, come riportato da Dday.it, ha dichiarato che Sky Wi-Fi sarebbe stato inutilizzabile nei momenti più critici della giornata, dalle 9:30 alle 14 e dalle 15 alle 23, sostenendo che il disservizio fosse dovuto a un passaggio dalla “cabina fisica” alla “cabina digitale“. Una spiegazione priva di fondamento, visto che l’operatore ha addirittura affermato che il collegamento sarebbe stato trasferito da “un armadio su strada a un computer“.
Dopo aver creato preoccupazione, il truffatore ha aggiunto che – a seguito di questi fantomatici lavori – la tariffa sarebbe stata aumentata e il contratto rimodulato. L’obiettivo era chiaro: spingere il cliente a una reazione istintiva di indignazione, per poi offrirgli una “soluzione” conveniente che lo avrebbe portato a cambiare operatore.
Come smascherare i truffatori: basta una semplice domanda
Enrico Pagliarini non si è lasciato ingannare e ha chiesto “una mail di conferma“, sia per il disservizio che per l’aumento dei costi. Naturalmente, il truffatore non ha mai inviato nulla e ha capito che la truffa non avrebbe funzionato. A quel punto, ha interrotto la telefonata.
Ovviamente Sky – del tutto estranea a questa truffa – è anch’essa vittima di questa pratica illecita, che potrebbe anche implicare una violazione dei dati dei clienti. È difficile identificare e fermare questi call center abusivi, ma diffondere queste informazioni può aiutare a mettere in guardia i consumatori.
