Truffa del reso: fenomeno che terrorizza consumatori e venditori
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Direttore: Alessandro Plateroti

La truffa del reso: il fenomeno che terrorizza consumatori e venditori

pacco davanti alla porta

Sempre più segnalazioni su pacchi restituiti vuoti e acquisti mai rimborsati: truffa del reso, un fenomeno allarmante che coinvolge consumatori e marketplace. 

Acquistare online offre comodità e una vasta gamma di prodotti, con la sicurezza di poter esercitare il diritto di reso entro 14 giorni. Tuttavia, questa tutela si sta trasformando in una trappola per molti utenti. Ecco tutte le informazioni utili sulla nuova truffa del reso.

consegna pacchi

Truffa del reso: ecco come funziona

Per beneficiare del diritto di recesso devono essere rispettate due condizioni fondamentali:

  1. L’acquisto deve essere effettuato da un consumatore presso un venditore professionale, escludendo i contratti tra privati o tra imprese.
  2. Deve trattarsi di una compravendita online o a distanza (telefono, televendita, o acquisto in strada).

Pacchi vuoti e rimborsi negati

Uno schema ormai diffuso riguarda proprio i resi di acquisti effettuati online. Il meccanismo è semplice: il cliente rispedisce il pacco al venditore, ma la spedizione subisce un’alterazione e il pacco arriva a destinazione vuoto

Questo fenomeno coinvolge marketplace e venditori indipendenti, rendendo difficile per il consumatore provare la propria buona fede e ottenere il rimborso.

Le indagini rivelano che il problema può verificarsi in diverse fasi della spedizione:

  • L’acquirente fraudolento potrebbe inviare un pacco senza il prodotto acquistato.
  • Il corriere potrebbe manomettere il pacco durante il trasporto.
  • Il magazzino del venditore potrebbe essere coinvolto nella sottrazione del contenuto.

Trovare il vero responsabile diventa un’operazione complessa, lasciando il consumatore senza tutela.

Come difendersi dalla truffa del reso?

Per arginare il fenomeno, l’Unione Nazionale Consumatori consiglia alcune precauzioni:

  • Annotare il numero di serie: per dispositivi elettronici e tecnologici, segnare il codice identificativo riportato sulla scatola. In caso di mancata consegna, è possibile bloccare il dispositivo con una denuncia alle autorità.
  • Curare l’imballaggio: utilizzare scatole integre, sigillate con scotch anti-effrazione e scattare foto del pacco sulla bilancia prima della spedizione.
  • Assicurare la spedizione: in caso di prodotti di alto valore, stipulare un’assicurazione che garantisca un rimborso totale in caso di furto o manomissione.

Attenzione alle consegne sospette

Un’altra frode in crescita riguarda la consegna di pacchi non ordinati. Il meccanismo è insidioso: l’utente riceve un pacco contenente un prodotto mai acquistato, proveniente da un marketplace noto. 

La vittima, incuriosita, apre il pacco e scansiona un codice QR presente al suo interno. A questo punto, viene reindirizzata su un sito fraudolento che richiede dati personali e bancari.

Per evitare di cadere nella trappola, le autorità consigliano di:

  • Non aprire pacchi non ordinati.
  • Non scannerizzare codici QR se il mittente non è noto.
  • Non inserire mai dati personali o bancari su siti sospetti.

La truffa inversa: quando è il cliente a frodare il venditore

Negli Stati Uniti il fenomeno della truffa inversa ha assunto dimensioni preoccupanti. Secondo la National Retail Federation, il giro d’affari delle frodi sui resi ha superato i 100 miliardi di dollari

In questi casi, il truffatore è il cliente stesso, che restituisce un pacco con un prodotto contraffatto o oggetti di scarso valore al posto di quello acquistato.

Esempi di truffa inversa:

  • Acquistare scarpe di lusso e restituire repliche economiche.
  • Comprare un televisore e restituire una scatola riempita di mattoni.

Questo comportamento fraudolento non coinvolge solo gruppi criminali organizzati, ma anche singoli acquirenti che tentano di approfittarsi delle politiche di reso dei marketplace.

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ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2025 15:29

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