Truffa WhatsApp: come funziona la nuova frode dell’account “non verificato”
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Direttore: Alessandro Plateroti

Truffa WhatsApp: come funziona la nuova frode dell’account “non verificato”

Il logo di WhatsApp

Una nuova truffa via SMS finge un problema di verifica dell’account WhatsApp per rubare dati sensibili. Ecco come funziona e come difendersi.

Negli ultimi giorni è emersa una nuova truffa informatica che sta colpendo centinaia di utenti WhatsApp in Italia. A segnalarla è stata la stessa Polizia di Stato, che ha pubblicato un’allerta per mettere in guardia i cittadini. Il raggiro inizia con un semplice SMS che comunica al destinatario che il suo account WhatsApp non è verificato e che, per evitare restrizioni o sospensioni del servizio, è necessaria una verifica immediata.

telefono whatsapp
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Una nuova truffa via SMS spaventa gli utenti WhatsApp

Il messaggio invita l’utente a cliccare su un link incluso nel testo, facendo leva sull’urgenza della situazione per generare panico e ottenere una reazione impulsiva. A un primo sguardo, il messaggio può sembrare credibile, ma contiene spesso errori grammaticali, indirizzi web sospetti o domini ingannevoli. Cliccando sul link si viene indirizzati a una pagina che imita l’aspetto ufficiale di WhatsApp, dove viene richiesto di inserire dati personali, tra cui credenziali di accesso, numero di telefono e persino informazioni bancarie.

L’obiettivo della truffa è il furto di dati sensibili che vengono poi utilizzati per creare falsi profili o per compiere ulteriori frodi online, anche su altre piattaforme come Facebook, Gmail o Instagram. Si tratta di un caso di phishing, o più precisamente di smishing, cioè phishing via SMS, una tecnica purtroppo in crescita costante.

Come proteggersi e riconoscere i segnali di pericolo

Difendersi da questa truffa è possibile, ma è fondamentale agire con consapevolezza. Innanzitutto, è importante sapere che WhatsApp non invia mai SMS per questioni legate alla verifica degli account. Tutte le comunicazioni ufficiali avvengono direttamente dall’app o tramite email da indirizzi certificati come @support.whatsapp.com.

Un altro aspetto da non sottovalutare è l’analisi del tono del messaggio: i truffatori usano un linguaggio allarmistico e poco coerente, con errori di sintassi che difficilmente si riscontrano nelle comunicazioni ufficiali. Inoltre, nessuna azienda seria richiede l’inserimento di dati sensibili tramite link esterni non protetti.

È essenziale non cliccare su link sospetti, non inserire informazioni personali e, se si riceve un messaggio del genere, segnalarlo immediatamente alla Polizia Postale tramite il sito ufficiale commissariatodips.it. Contribuire alla segnalazione può aiutare a bloccare campagne truffaldine in corso e a proteggere altri utenti meno esperti.

La prudenza e la conoscenza dei segnali tipici delle truffe online sono le armi migliori per non cadere vittima di queste nuove e sempre più sofisticate minacce digitali.

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ultimo aggiornamento: 11 Settembre 2025 11:00

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