Truffe su auto a Chioggia, arrestati i due capi banda
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Direttore: Alessandro Plateroti

Truffe su auto a Chioggia, arrestati i due capi banda

Arrestati due capi banda di un’intricata rete di truffe su auto inesistenti a Chioggia, l’operazione è stata gestita dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

CHIOGGIO (VENEZIA) – A Chioggia, in provincia di Venezia, sono stati arrestati due capi banda che gestivano una vasta rete di truffe di auto. L’indagine che ha portato a questi arresti è iniziata nel 2018 e già a febbraio 2019 aveva portato del risultati.

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Poco dopo l’inizio del 2019, infatti, la stessa indagine che ha portato all’arresto dei due capi banda a Chioggia aveva smantellato un’organizzazione che operava nel settore delle truffe con automobili.

L’arresto dei due capi banda

Nel febbraio 2019 al centro dell’indagine c’era la concessionaria “Ok Auto“. La società aveva giù truffato 44 persone in maniera piuttosto semplice: fingevano di avere macchine di lusso (Masderati, Mercedes, Bmw etc.) e si facevano dare gli anticipi. L’unico problema, per i clienti, era che le auto non c’erano.

Dopo le 44 truffe, tuttavia, sia la società che chi se ne occupava erano spariti nel nulla. Tuttavia, agli inizi di giugno 2019, un’indagine in collaborazione tra la Guardia di Finanza e i Carabinieri sono riusciti a rintracciare e arrestare coloro che erano le menti della banda.

Carabinieri macchina
Carabinieri macchina

O almeno che sono ritenuti tali. SI tratta di due uomini di 52 anni di Jesolo, A.V. e R.D.M., che gestivano sia la società concessionaria che i conti corrente. E quindi, di conseguenza, le truffe.

Le indagini che hanno portato all’arresto dei due uomini sono iniziate proprio dalle perquisizioni e dagli interrogatori eseguiti a febbraio 2019.

I conti all’estero dei due uomini

Durante gli interrogatori del febbraio 2019 le forze dell’ordine sono anche venuti a conoscenza dei conti all’estero dei due uomini. Uno degli indagati aveva confessato di aver aperto un conto in Croazia che veniva gestito, in realtà, da uno dei due arrestati.

Da questi conti, a giugno 2019, sono stati sequestrati quasi 400.000 €. Questo denaro era il provento delle truffe a 8 clienti e il conto in Croazia era stato aperto appositamente per trasferirvi questo denaro.

Seppur spariti, dopo l’arresto si è scoperto che i due stavano tentando di ricominciare le truffe con altre società simili.

Fonte dell’immagine di copertina: https://www.facebook.com/pg/Guardia-di-Finanza

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ultimo aggiornamento: 14 Giugno 2019 14:33

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