Prete di Genova aiuta nell'arresto di banda di truffatori
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Direttore: Alessandro Plateroti

Prete di Genova aiuta nell’arresto di banda di truffatori

Carabinieri

Una banda truffava parrocchie ed enti religiosi a Genova e in tutta l’Italia, in 12 sono stati arrestati

SAN MARTINO (GENOVA) – Truffe a chiese, parrocchie ed enti religiosi. Una banda che colpiva queste strutture è stata arrestate dai carabinieri di Torino Oltredora, grazie all’aiuto di un parroco di San Martino, quartiere di Genova.

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Il prete genovese era tra i truffati di questa banda, la sua era una chiese del quartiere San Martino. Fortunatamente, il parroco si è subito accorto che gli uomini volevano raggirarlo e truffarlo, denunciando subito l’accaduto ai carabinieri.

In seguito alla denuncia a Genova, nel torinese sono stati eseguiti 12 arresti a carico di questa banda di criminali. Quattro dei 12 sono in carcere, mentre gli altri 8 hanno l’obbligo di firma e dimora.

La banda sgominata grazie al prete genovese

Questa banda di criminali non lavorava solo a Genova. Sono stati accertati 86 colpi, almeno, in tutta Italia. Delle truffe che ammontano ad un guadagno totale di oltre 400.000 €.

A gestire questa banda c’era una donna di 38 anni chiamata “La Zia“. Una degli otto agli arresti domiciliari. Nello specifico, “La Zia”, seppur torinese, è stata spedita agli arresti domiciliari in provincia di Siracusa, dove il marito si trova in carcere per altri reati.

Questa donna era il cervello della banda. La Zia, infatti, si vantava, a ragione o meno, di aver creato il metodo per truffare i religiosi. Anche sfruttando il fatto che fossero di una certa età. Non a caso la loro vittima più giovane aveva 64 anni.

I colpi della banda da Genova al resto d’Italia

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le loro truffe iniziavano tutte telefonicamente. La banda contattava dagli enti religiosi e si spacciavano per rappresentati degli enti locali o direttori di istituti di credito.

Questi informavano gli interlocutori di aver accreditato del denaro sul loro conto per dei contributi. Dicevano poi loro che i contributi erano stati versati in misura maggiore, e li inducevano a dar loro la differenza, il surplus. Si facevano consegnare somme che andavano dai 2.000 € agli oltre 16.000 €, su Postapay intestate a loro. Le vittime pagavano, ignare, per evitare e i soldi finivano su carte intestate a dei prestanome.

La banda si è mossa tra l’ottobre 2018 e l’aprile 2019. Tra le vittime ci son ostate 14 conventi di suore, 14 parrocchie, 7 scuole cattoliche e due case di riposo.

La fortuna ha voluto che questo prete di Genova si sia reso conto della truffa e li abbia denunciati ai carabinieri. Ma è stato davvero un caso. Alcuni preti truffati non hanno mai denunciato l’accaduto perchè ancora in attesa dei contributi promessi.

Fonte dell’immagine interna: https://www.facebook.com/flavio.tedesco.79

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ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2020 11:23

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