Dopo aver rilasciato le sue dichiarazioni, Donald Trump diventa il bersaglio di chi lo accusa di razzismo e xenofobia.
L’ex presidente Usa, Donald Trump, torna al centro delle polemiche dopo le ultime affermazioni che attaccano i migranti. “Avvelenano il sangue del nostro Paese”, ha chiosato durante un’intervista, sostenendo che essi portino le malattie negli Stati Uniti.
Trump attacca i migranti
Non è la prima volta che Trump esprime le sue idee, che contrastano quelle della platea. Mentre l’emergenza migratoria spinge molti Paesi a trovare una soluzione, anche per la tutela dei profughi, il tycoon punta il dito contro di essi.
Per l’ex presidente, come aveva già ribadito in passato, i migranti stanno “avvelenando il sangue del nostro Paese” con le loro malattie. Durante una video intervista a The National Pulse, Trump ha dichiarato: “Nessuno ha mai assistito a qualcosa di simile a quello che state vedendo ora. È una cosa molto triste per il nostro Paese”.
“È veramente brutto e le persone che arrivano portano malattie. La gente arriva portandosi dietro tutto quello che potete beccarvi. Nessuno ha idea da dove queste persone arrivino. Noi sappiamo che sono usciti di prigione. Sappiamo che vengono da istituti per malati mentali. Voglio dire, sono terroristi“, ha aggiunto poi.
Le polemiche: “Ispira la violenza nel mondo”
Ancora una volta, si sono scatenate contro Donald Trump accuse di razzismo e xenofobia. La Anti-Defamation league, organizzazione che contrasta l’odio anti-semita, ha accusato l’ex presidente Usa di usare lo stesso linguaggio degli autori dei massacri di massa.
“Insinuare che gli immigranti avvelenano il sangue del nostro Paese può potenzialmente provocare un reale pericolo. Abbiamo già visto questa retorica tossica ispirare la violenza nel mondo reale in posti come Pittsburgh e El Paso”, chiosa l’organizzazione.
Le frasi di Trump sono un richiamo a termini già usati da Adolf Hitler nel suo Mein Kampf. Tuttavia, sarebbero state “frasi normali, che si usano nella vita di tutti i giorni. Chi pensa che siano razziste o xenofobe vive in una realtà alternativa”, come dichiara Steven Cheung, portavoce della campagna del tycoon.