Il presidente degli USA, Donald Trump, ha preso una netta posizione dopo le ultime indiscrezioni che lo coinvolgono in merito al caso Epstein.
Dopo essere stato citato in alcune email di Epstein che potrebbero causargli delle conseguenze, Donald Trump, con il suo solito stile, ha deciso di replicare. Il presidente degli Stati Uniti, tramite i propri canali social su Truth ha sbottato spiegando che, visto l’orientamento dem di Epstein, si dovrebbero fare domande a Clinton.

Trump risponde alle email sul caso Epstein
In relazione alle citazioni nei suoi confronti nel caso Epstein, Trump ha scelto di rispondere duramente tramite i social su Truth: “I democratici stanno facendo tutto il possibile per promuovere nuovamente la bufala Epstein – nonostante il Dipartimento di Giustizia abbia pubblicato 50.000 pagine di documenti – al fine di distogliere l’attenzione dalle loro politiche inadeguate e dalle loro sconfitte, in particolare dall’imbarazzante shutdown, che ha causato il caos totale nel loro partito”, ha detto.
Il tycoon ha poi aggiunto: “Alcuni repubblicani deboli sono caduti nelle loro grinfie perché ingenui e poco risoluti. Epstein era un democratico ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani! Chiedete di Epstein a Bill Clinton, Reid Hoffman e Larry Summers, loro sanno tutto di lui, non perdete tempo con Trump. Ho un Paese da governare!”.
La mossa del tycoon: il contrattacco
In pieno stile Trump, poi, il presidente americano ha deciso di passare al contrattacco: “Chiederò alla procuratrice generale Pam Bondi, al Dipartimento di Giustizia e ai grandi patrioti dell’Fbi di indagare sul coinvolgimento e i rapporti di Epstein con loro, con J.P. Morgan, Chase e molte altre persone e istituzioni, per determinare quello che accadeva tra di loro”, ha detto. “Tutte le frecce puntano ai democratici. I file indicano che questi signori, come molti altri, hanno passato gran parte della loro vita con Epstein e sulla sua ‘isola’”.