Trump chiese al segretario della Georgia di falsificare 11 mila schede

Trump chiese al segretario della Georgia di falsificare 11 mila schede

Guai per Donald. Il segretario della Georgia: “Trump mi chiamò e mi chiese: trovami 11.780 schede inesistenti”.

Sono queste le dichiarazioni di Rusty Bowers: “Trump e Giuliani mi hanno chiesto di violare il giuramento di fedeltà alla Costituzione”. A lanciare l’accusa nei confronti dell’ex presidente lo Speaker della Camera dell’Arizona Rusty Bowers.

La denuncia di Raffensperger

Subito dopo, in sede delle audizioni della Commissione d’inchiesta della Camera sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, anche il segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger, fa una dichiarazione analoga. Il sottosegretario della Georgia spiega che “Trump ha perso le elezioni in maniera chiara e legale, perché 28mila repubblicani hanno rifiutato di votarlo. Ma invece di accettare il risultato, ha premuto su di me affinché gli trovassi schede inesistenti per farlo vincere”.

Le accuse nei confronti di Trump potrebbero essere decisive per incriminarlo ed anche per impedire che possa candidarsi nuovamente alla Casa Bianca. Il sottosegretario della Georgia Bowers ha denunciato le pressanti richieste fatte da Trump, Giuliani e i loro alleati. Ma il misfatto non riguarda solo loro: anche la moglie del giudice della Corte Suprema Thomas, Ginni, fece pressioni per rovesciare il risultato.

“Volevano che cambiassi retroattivamente le leggi, per consentire al Parlamento dell’Arizona di nominare un gruppo di grandi elettori alternativo a quello determinato dal risultato di novembre. Mi sono rifiutato. Non ho mai detto a Trump che aveva vinto, mente”.

Il segretario Brad Raffensperger, responsabile delle elezioni, ha raccontato la proposta indecente ricevuta da Trump. “Trump mi ha chiamato e ha detto: “Voglio che mi trovi 11.780 voti, cioè uno in più di quelli che abbiamo””, e così scavalcare Biden. Il suo assistente Gabriel Sterling ha aggiunto: “Ha incitato le violenze, io e mia moglie abbiamo ricevuto minacce di morte”. Il senatore del Wisconsin Johnson aveva offerto a Pence grandi elettori falsi. Lo ha spiegato successivamente la Commissione.