Jacques Attali, economista ed ex consigliere di Mitterrand, accusa Trump di seguire un percorso simile a quello di Hitler.
Negli ultimi anni, il dibattito politico internazionale è stato caratterizzato da dichiarazioni sempre più forti e confronti storici spesso controversi, questo vale anche per Trump. Quando una figura pubblica viene paragonata a un dittatore del passato, le reazioni sono immediate e polarizzanti. Questo è il caso dell’ultima affermazione di Jacques Attali, noto economista e scrittore francese, che ha tracciato un parallelo tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e Adolf Hitler.
L’affermazione ha suscitato scalpore, non solo per la portata del confronto, ma anche per la sua provenienza: Attali, infatti, non è solo un intellettuale di spicco, ma è stato anche consigliere speciale del presidente francese François Mitterrand, giocando un ruolo chiave nelle dinamiche politiche europee. La sua opinione, quindi, non è un semplice commento da osservatore esterno. Ma un’analisi che arriva da una personalità con decenni di esperienza ai vertici della politica e dell’economia.

Le analogie tra Trump e Hitler secondo Attali
Il punto di partenza della sua riflessione è stato un post pubblicato su X (ex Twitter), in cui affermava che “Trump sta seguendo esattamente le orme di Hitler. E in un modo che colpisce: il putsch fallito, le menzogne, il terrore, l’eliminazione degli scienziati e dei ricercatori. Poi il passo successivo sarà quello di mettere da parte i giudici, denunciare le persone democratiche e metterle in carcere. Tutto questo a vantaggio, come Hitler, di pochi industriali. Ovviamente finirà molto male per lui. E prima succede meglio è”.
Questo post è stato successivamente cancellato, ma il concetto è stato ribadito durante un’intervista alla tv francese BFM TV, dove ha dichiarato:
“Non dico che Donald Trump sia come Hitler ma ci sono delle analogie: un putsch fallito, delle fake news, la caccia contro la scienza dappertutto, pensare a una specie di Anschluss con il paese vicino, intimidire tutti”.
Secondo Attali, i punti di contatto tra i due leader includono:
- Un putsch fallito, in riferimento all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
- La diffusione di fake news, come strumento per manipolare l’opinione pubblica.
- L’attacco alla scienza, con il rifiuto delle evidenze scientifiche e la delegittimazione degli esperti.
- L’intimidazione degli avversari politici, con minacce e pressioni contro membri del Partito Democratico.
La previsione di Attali: cosa potrebbe accadere?
Oltre a segnalare queste similitudini, Attali ha avvertito che le prossime mosse di Trump potrebbero aggravare la situazione. Se il presidente dovesse proseguire su questa strada, potrebbe non rispettare le sentenze giudiziarie e mettere sotto inchiesta i suoi oppositori.
“Se ad esempio Trump non dovesse seguire le decisioni dei giudici che potrebbero invalidare le decisioni prese e quindi non rispettando le regole del diritto; mettere sotto inchiesta i suoi oppositori e vediamo già delle minacce sui membri del Partito Democratico. Per ora quello che dico è per fare riflettere. Ovviamente ci sono delle differenze, Trump non è antisemita, non vuole fare la guerra militarmente ai suoi vicini ma ci sono comunque con i dittatori dei punti di somiglianza”.
Le parole di Attali hanno acceso un intenso dibattito: si tratta di un’iperbole per mettere in guardia dai pericoli di un secondo mandato di Trump o di un’analisi storica accurata? Il confronto con il passato resta aperto.