La conferenza stampa di Trump da Mar-a-Lago
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

“Sarà l’inferno”: Trump taglia corto su Hamas e tuona su Panama e Groelandia

Donald Trump

Scatenato Donald Trump da Mar-a-Lago per una conferenza in vista della sua elezione ufficiale a Presidente degli Stati Uniti d’America.

A meno di due settimane dall’entrata in carica ufficiale come presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa molto accesa a Mar-a-Lago affrontando svariati argomenti scottanti dell’attualità politica degli States e non solo. Dalla guerra in Medio Oriente ai rapporti con Nato e Russia ma anche le parole di fuoco su Panama, Groelandia e Canada senza dimenticare la volontà di cambiare nome al Golfo del Messico trasformandolo in Golfo d’America.

Donald Trump
Donald Trump
Leggi anche
Usa, Los Angeles brucia: stato di emergenza e migliaia di sfollati. Le immagini

Il discorso di Trump: la situazione in Medio Oriente

Tra i vari passaggi della conferenza stampa, Donald Trump si è concentrato sulla situazione in Medio Oriente dichiarando che se gli ostaggi non verranno liberati da Hamas prima del suo insediamento il 20 gennaio, si scatenerà “l’inferno” e che questo “non sarà un bene per Hamas e per nessuno”. In questo senso è intervenuto anche Steve Witkoff, inviato per il Medio Oriente in partenza per Doha che ha sottolineato: “Speriamo di avere qualcosa di annunciare entro l’Insediamento”. 

Panama e Groelandia

Importanti parole del tycoon anche per quanto concerne la situazione legata a Panama e Groelandia. In questo senso, rispondendo ad una domanda, Trump non ha escluso l’uso della forza militare per riprendere il controllo del Canale di Panama e per costringere la Danimarca a vendere agli Stati Uniti la Groenlandia: “È possibile che dovremo fare qualcosa”, la sua risposta.

E entrando nel dettaglio: “Il Canale di Panama è vitale per il nostro Paese. Ed è operato dalla Cina. È stato un grosso errore restituirlo, è per questo che Carter perse le elezioni, forse più che per gli ostaggi (durante la crisi con l’Iran ndr)”.

Il commento su Canada e Golfo del Messico

Nel corso della conferenza stampa nella quale ha parlato anche delle azioni di Biden, Trump si è soffermato pure sul Canada: “Perché li appoggiamo con più di 200 milioni l’anno? Il nostro esercito è a loro disposizione tra l’altro. Dovrebbero essere un nostro Stato. L’ho detto anche a Trudeau quand’è venuto”.

In questo caso, il tycoon ha escluso la forza militare: userà l’influenza economica per ottenere i propri risultati.

Passaggio anche sul Golfo del Messico. In questo senso il leader americano ha spiegato di voler cambiarne il nome facendolo diventare il Golfo d’America in quanto sarebbe un “nome più appropriato”.

Nato e Russia: la posizione

L’ormai 47esimo presidente Usa ha poi parlato dei rapporto con la Nato e con la Russia. In questo senso ha detto: “I Paesi della Nato dovranno pagare il 5% del Pil per la Difesa”. Il tycoon ha anche ricordato un noto episodio: durante un summit internazionale gli fu chiesto se, in assenza di un aumento della spesa per la Difesa da parte degli alleati, l’America li avrebbe difesi. Trump ha spiegato ieri di aver detto di no perché altrimenti nessuno avrebbe pagato. “Mi sarebbe piaciuto poter dire di sì, ma non è così che funziona la vita”.

E sul rapporto con la Russia e con Putin nello specifico: “Putin vorrebbe incontrarmi, ma non lo ritengo appropriato prima del 20 gennaio”, le sue parole.

In merito alla guerra con l’Ucraina da parte della Russia, Trump ha poi aggiunto: “Si è rivelata una guerra molto brutta, e potrebbe degenerare. Quella guerra potrebbe degenerare fino a diventare molto peggio di quanto non sia adesso”. E sui dialoghi per la pace e per la negoziazione: “Sono stati commessi molti errori in quella negoziazione, e quando ho sentito il modo in cui Biden stava negoziando, ho detto che si poteva finire in una guerra”.

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 8 Gennaio 2025 8:56

Usa, Los Angeles brucia: stato di emergenza e migliaia di sfollati. Le immagini

nl pixel