Ha chiuso in grande stile la convention repubblicana Donald Trump sull’onda del motto ‘Make America Great Once Again’.
Dopo l’attentato subito, Donald Trump è tornato più forte che mai a mostrarsi in pubblico e ha chiuso nel suo stile la convention repubblicana a Milwaukee. Il tycoon ha sottolineato come sia sopravvissuto agli spari del cecchino grazie “a Dio”, ma anche come con lui potrebbe esserci la pace immediata nel mondo. Poi, importante sottolneatura sul tema immigrazione con in mente quella che ha definito “la più grande deportazione della nostra storia”.
Trump, tra attentato e promesse
“Sto correndo per diventare presidente di tutta l’America, non di metà dell’America, perché non c’è vittoria nel vincere per metà dell’America”, sono queste alcune delle primissime parole dette da Trump alla convention repubblicana. Al suo fianco anche Melania che, però, ha deciso di non parlare ma ha manifestato il proprio sostegno al tycoon. E se si fa riferimento all’attentato da poco subito, il candidato alla Casa Bianca non ha fatto giri di parole: “Avevo Dio dalla mia parte”.
Non mancano altri temi importanti per riportare l’America dove merita: “Metterò fine alla crisi dell’immigrazione illegale chiudendo il nostro confine e finendo il muro. Lanceremo la più grande deportazione della nostra storia“, ha detto ancora Trump. “Siamo diventati una discarica per il mondo, che ride di noi», ha aggiunto riferendosi a quelli che arrivano illegalmente negli Stati Uniti”.
La guerra
Per quanto riguarda i conflitti nel mondo, Trump ha detto con grande fiducia: “Ripristineremo la pace in America e nel mondo”. E ancora: “Tendo una mano di lealtà e amicizia a tutti gli americani. Metteremo fine ad ogni singola crisi internazionale che è stata creata dall’amministrazione in carica, inclusa la orribile guerra tra Russia e Ucraina. Con me non sarebbe mai successo. E quella causata dall’attacco di Hamas contro Israele”.
