Trump, assurdo: crea i “warrior board”, cosa farà la squadra speciale

Trump, assurdo: crea i “warrior board”, cosa farà la squadra speciale

Donald Trump, presidente eletto, potrebbe istituire un “warrior board” per esaminare i generali delle forze armate.

Donald Trump sta considerando l’emanazione di un ordine esecutivo per la creazione di un “warrior board” volto a esaminare e potenzialmente rimuovere i generali “woke” dalle forze armate statunitensi.

Donald Trump

Trump e il piano per un “warrior board” per i generali “woke”

Secondo quanto riportato, questa iniziativa fa parte del piano del presidente eletto per rafforzare la capacità bellica e ridurre l’influenza delle politiche di diversità e inclusione che, a suo avviso, hanno indebolito le forze armate. Trump ha più volte criticato i vertici militari. Sostenendo che le politiche di inclusione siano state messe al di sopra delle competenze strategiche e della prontezza al combattimento.

Un documento preliminare visionato dal Wall Street Journal evidenzia che il “warrior board” sarebbe composto da alti ufficiali in pensione incaricati di verificare la competenza, la prontezza e l’impegno dei vertici militari. Questo piano potrebbe segnare una svolta radicale, spostando l’attenzione dalle iniziative per la diversità e l’inclusione, spesso viste da Trump come superflue. Verso la massimizzazione delle capacità di combattimento e della leadership militare.

Critiche e implicazioni della proposta di Trump

L’idea di un “warrior board” ha sollevato preoccupazioni all’interno del Pentagono, dove alcuni temono una possibile epurazione dei vertici militari. Durante la sua campagna, Trump ha definito alcuni generali “woke” e ha promesso un’azione rapida e incisiva contro coloro che, a suo avviso, non riescono a garantire la sicurezza nazionale in modo efficace. Alcuni degli alti ufficiali coinvolti nel ritiro dall’Afghanistan potrebbero essere tra i primi a essere valutati.

Trump ha anche avuto scontri pubblici con il generale Mark Milley, che ha criticato l’ex presidente per le sue posizioni sulla teoria critica della razza. I due hanno avuto divergenze nel 2021. Quando Milley ha difeso la necessità di approfondire le teorie sociologiche per una migliore comprensione delle tensioni sociali all’interno dell’esercito. Trump, in risposta, ha accusato Milley di sostenere l’inclusione forzata nelle forze armate a scapito della loro missione principale.

In definitiva, l’implementazione di un “warrior board” potrebbe avere conseguenze di vasta portata sulla leadership militare e sulla cultura organizzativa delle forze armate statunitensi. Rimane da vedere se questa iniziativa sarà attuata e quali effetti avrà sul futuro della politica militare americana.