Non ha perso tempo dopo il suo insediamento Donald Trump: primi decreti esecutivi e “minacce” all’Unione Europea e non solo.
Una valanga di decreti esecutivi e uno sguardo alle prossime settimane. Dopo il suo insediamento come 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump non ha assolutamente perso tempo e nel corso dell’ultima conferenza stampa tenuta ha confermato le proprie intenzioni su diversi argomenti: dai dazi, con avvertimento a Pechino e Bruxelles, fino alle altre questioni come TikTok e la guerra in Ucraina con un incontro con Putin da programmare.
Trump apre la guerra dei dazi
Un nuovo inizio per l’America dopo l’insediamento ufficiale di Donald Trump come 47esimo presidente degli Usa. Il tycoon non ha perso tempo muovendosi immeditamente con una serie di provvedimenti e decreti esecutivi.
Le sue intenzioni sono state ribadite anche nel corso dell’ultima conferenza nella quale ha confermato l’intenzione sulla questione dazi con le novità dal 1° febbraio verso Cina, Canada e Messico. Non solo. Il tycoon ha avvisato anche Pechino e Bruxelles a livello commerciale specificando che “ci trattano molto male. Quindi dovranno pagare i dazi” nel caso in cui l’Unione Europea non dovesse correggere gli squilibri commerciali con gli Stati Uniti.
E sulla Cina: “Stiamo valutando dazi del 10% sulla Cina sulla base del fatto che stanno inviando fentanyl in Messico e Canada”, ha detto ancora il numero uno degli States.
La questione migranti
Mosse anche su un tema molto caro a Trump, quello dei migranti. Al via, infatti, le retate “mirate” in tutto il Paese contro i migranti illegali, all’indomani della dichiarazione di emergenza al confine col Messico e dell’ok del Senato. Il dipartimento per la sicurezza nazionale di Trump ha certificato che le autorità potranno arrestare i migranti anche nelle scuole e nelle chiese abolendo quindi la politica che ha finora obbligato gli agenti ad evitare le cosiddette “zone sensibili”.
L’apertura a Musk su TikTok
Nel corso dell’ultima conferenza tenuta dal neo presidente Usa si è parlato anche della questione TikTok con tanto di apertura al suo acquisto da parte dell’amico Elon Musk. “Se volesse comprarla, sarei aperto”, le parole di Trump ai giornalisti al momento di rispondere al quesito relativo al fatto se fosse disponibile all’acquisto da parte dell’uomo più ricco del mondo della piattaforma di condivisione video al centro di grande clamore dopo essere stata brevemente oscurata in America, prima di una tregua.
La guerra in Ucraina e l’incontro con Putin
Tra gli altri argomenti trattati dal presidente Usa anche la guerra in Ucraina. In questo senso Trump ha detto di considerare “probabili” nuove sanzioni contro Mosca se la Russia non aprirà a negoziati con l’Ucraina.
In questa ottica va sottolineanto come il tyccon, in campagna elettorale, aveva più volte sottolineato che avrebbe chiuso la guerra “in 24 ore”.
Ad ogni modo, il presidente ha anche aggiunto che parlerà “con il presidente Putin presto“. Collegata al tema guerra in Ucraina anche un altro aspetto: “L’Europa e la Nato dovrebbero aumentare le loro spese per la difesa al 5% del Pil, oltre il target attuale del 2%”, le parole di Trump.
La pena di morte federale
Tra le altre azioni di Trump, la firma di un ordine che ripristina la pena di morte federale, cancellando la moratoria voluta da Joe Biden nel 2021. Il neo presidente ha ordinato al procuratore generale di richiedere la pena capitale “indipendentemente da altri fattori” quando il caso riguarda l’uccisione di un agente o reati capitali “commessi da uno straniero illegalmente presente nel Paese”, nonché di “intraprendere tutte le azioni necessarie e legali” al fine di assicurare che gli Stati abbiano abbastanza farmaci per l’iniezione letale.