L’annuncio del presidente Usa, Donald Trump: stop ai dazi per i prossimi 90 giorni tranne che per la Cina che li avrà al 125%.
Nuovo colpo di scena nella guerra dei dazi. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo le parole sulle tariffe e le possibili trattative con i vari Paesi, ha annunciato una sospensione di 90 giorni per le tassazioni tranne che quelle relative alla Cina che, invece, le avrà addirittura al 125% per via della “mancanza di rispetto”.

La mossa di Trump sui dazi: la sospensione
La guerra dei dazi ha preso una svolta inaspettata. Infatti, dopo i tanti annunci di Donald Trump sulle varie tariffe, Paese per Paese, ecco la novità. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato una pausa di 90 giorni per i dazi ai Paesi che non hanno reagito al suo piano tariffario. Pertanto dalla sospensione viene esclusa la Cina che, invece, si era ribellata con dei contro dazi. In questo senso a Pechino è stata inflitta una tassazione del 125%, rispetto a quella iniziale del 104%.
“Considerata la mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato nei confronti dei mercati mondiali, con la presente aumento la tariffa imposta alla Cina dagli Stati Uniti d’America al 125%, con effetto immediato”, ha fatto sapere Trump tramite il social network Truth. Dopo aver detto che più di 75 Paesi avevano chiesto di negoziare i dazi, Trump ha spiegato di avere “autorizzato una pausa di 90 giorni e una tariffa reciproca sostanzialmente ridotta durante questo periodo, pari al 10%, anch’essa con effetto immediato“.
Wall Street vola, Giorgetti apprezza
Intanto, la prima reazione alle parole di Trump è arrivata da Wall Street: il Dow Jones sale del 6,26%, il Nasdaq guadagna il 9,04% mentre lo S&P 500 segna +7,46%. In Italia, invece, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha affermato: “Non bisogna farsi prendere dalla frenesia, questo vale sia per le spese sulla difesa sia sui dazi. Prendo atto di questa iniziativa di Trump, che apprezzo, era quello su cui al G7 di Città del Capo avevamo chiesto si orientasse la nuova amministrazione americana. Bisogna capire gli impatti diretti, bisogna ragionare a mente fredda. Bisogna essere molto chirurgici per essere anche molto efficaci”.