Il presidente Donald Trump ha annunciato la pubblicazione di circa 80.000 pagine di documenti relativi all’assassinio di John F. Kennedy.
L’assassinio del presidente John F. Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas, Texas, ha segnato profondamente la storia degli Stati Uniti, generando teorie del complotto che persistono da oltre sessant’anni. La versione ufficiale, stabilita dalla Commissione Warren, attribuisce l’omicidio a Lee Harvey Oswald, un ex Marine che avrebbe agito da solo. Tuttavia, molti storici e ricercatori continuano a mettere in dubbio questa conclusione, alimentando speculazioni su un possibile complotto.
Negli anni, il governo ha rilasciato gradualmente decine di migliaia di documenti relativi all’assassinio, ma una parte significativa è rimasta classificata per motivi di sicurezza nazionale. Ora, un nuovo capitolo di questa lunga vicenda si apre con l’annuncio di Donald Trump.
L’annuncio di Trump: “Sono molto interessanti”
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che oggi saranno resi pubblici “circa 80.000 file” relativi all’assassinio di Kennedy. Parlando con i giornalisti, ha aggiunto: “Sono molto interessanti. Non faccio anticipazioni, li leggerete domani (oggi, ndr) e trarrete voi le conclusioni.”
L’ordine esecutivo per la pubblicazione è stato firmato da Trump a fine gennaio e include documenti sugli omicidi non solo di John F. Kennedy, ma anche di suo fratello Robert Kennedy, assassinato nel 1968, e del leader per i diritti civili Martin Luther King Jr..
Trump ha ribadito la sua intenzione di rendere pubblico tutto il materiale disponibile, affermando: “Tutto sarà rivelato.” Questa decisione rappresenta un tentativo di fornire maggiore trasparenza su un evento che ha segnato la politica statunitense del XX secolo.
Cosa aspettarsi da questi documenti?
Sebbene l’annuncio abbia generato grande attesa, diversi storici e studiosi ritengono improbabile che emergano rivelazioni eclatanti. Gli Archivi Nazionali hanno già pubblicato in passato la maggior parte dei file, dichiarando nel 2022 che il 97% dei documenti relativi all’assassinio di Kennedy fosse stato declassificato. Tuttavia, molte pagine erano ancora censurate o parzialmente redatte.
Il presidente Joe Biden, nel dicembre 2022, aveva affermato che un numero “limitato” di documenti sarebbe rimasto riservato per motivi di sicurezza nazionale. Su richiesta di alcune “agenzie” non specificate.
Anche durante la sua prima presidenza, Trump aveva autorizzato la pubblicazione di migliaia di documenti, ma ne aveva trattenuti alcuni su richiesta dell’FBI e della CIA. Ora, con la pubblicazione odierna, si attende di capire se verranno finalmente rivelate informazioni inedite.
Oggi, 18 marzo 2025, gli Archivi Nazionali pubblicheranno gli 80.000 file annunciati da Trump. Questa operazione rappresenta uno dei più ampi rilasci di documenti segreti nella storia degli Stati Uniti. Tuttavia, gli esperti restano cauti: molti ritengono improbabile che questi file contengano dettagli che possano riscrivere la storia dell’omicidio di Kennedy.
Resta da vedere se questa nuova pubblicazione contribuirà a dissipare i dubbi o se, al contrario, continuerà ad alimentare il mistero che circonda uno degli eventi più discussi del XX secolo.
