Migliaia di immigrati irregolari arrestati e deportati negli USA: la nuova legge di Trump cambia tutto e scatena enormi polemiche.
Gli Stati Uniti inaugurano una nuova era nella gestione dell’immigrazione. Il presidente Donald Trump ha dato il via a una serie di operazioni su larga scala per arrestare e deportare immigrati irregolari. La Casa Bianca ha annunciato su X (ex Twitter): “Promessa fatta, promessa mantenuta”.
Trump, la foto shock degli immigrati: l’annuncio della Casa Bianca
L’immagine pubblicata mostra migranti in fila, ammanettati e in catene, pronti per essere imbarcati su voli militari. Tra gli espulsi, spicca il caso di Magdaleno Zenen Hernandez Garcia, condannato per abusi sessuali su un minore.
La Casa Bianca ha commentato: “Questa è solo una piccola anticipazione del lavoro che stiamo facendo per mettere in sicurezza i nostri confini”.
Le autorità americane, coordinate dall’ICE (Immigration and Customs Enforcement), hanno arrestato 538 persone in un’operazione senza precedenti, con centinaia di espulsioni effettuate tramite voli militari.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato: “Questi blitz sono il primo passo della vasta campagna promessa dal presidente Trump per affrontare l’immigrazione illegale”.
Particolare rilevanza hanno avuto gli arresti a Boston, una città il cui governo si era opposto apertamente alle politiche dell’amministrazione Trump, dichiarandosi “non collaborativo”.
La stretta sull’immigrazione: il Laken Riley Act
Il Congresso statunitense ha approvato il Laken Riley Act, una legge che rafforza le misure contro l’immigrazione irregolare. Il provvedimento prende il nome da una studentessa americana uccisa da un immigrato senza documenti.
La legge prevede pene severe per chi entra illegalmente e la detenzione di immigrati irregolari, anche se richiedenti asilo con reati minori.
Con 263 voti a favore, il provvedimento ha visto l’inedito supporto di 46 deputati democratici, segno di un crescente consenso verso un approccio più rigoroso in materia di immigrazione.
Trump blinda il confine: 10mila soldati pronti all’azione
Il presidente Trump ha anche annunciato l’impiego di 10mila soldati al confine con il Messico. Un documento del Dipartimento delle Dogane e della Sicurezza Nazionale svela che l’amministrazione mira a negare l’ingresso a richiedenti asilo provenienti da Paesi con malattie trasmissibili, chiudendo di fatto il confine a molte persone.
Gli agenti dell’ICE, secondo le nuove direttive, possono ora agire anche in scuole e chiese. “Non ci saranno luoghi sicuri per nascondersi”, si legge in una nota ufficiale.
Le misure hanno suscitato dure critiche, in particolare dalla Chiesa cattolica americana. Monsignor Timothy Broglio, presidente della Conferenza episcopale, ha dichiarato: “Queste politiche non rispettano la dignità umana e il diritto all’asilo”.
Nonostante ciò, Trump sembra determinato a portare avanti il suo piano, che prevede ulteriori ordini esecutivi per la costruzione del muro al confine e un aumento dei fondi per le forze dell’ordine che si occupano di immigrazione.
Just as he promised, President Trump is sending a strong message to the world: those who enter the United States illegally will face serious consequences. pic.twitter.com/yqgtF1RX6K
— The White House (@WhiteHouse) January 24, 2025
