Donald Trump annuncia possibili dazi del 25% sul petrolio russo. Il presidente USA accusa Putin di ostacolare i negoziati di pace.
Il conflitto tra Ucraina e Russia continua a generare ripercussioni ben oltre i confini europei. Le dinamiche geopolitiche si stanno intensificando e, mentre il campo di battaglia resta acceso, le relazioni diplomatiche assumono un ruolo sempre più cruciale, gli Stati Uniti di Trump, storicamente coinvolti nel supporto all’Ucraina, stanno rafforzando la loro posizione, non solo attraverso aiuti militari, ma anche con nuove strategie economiche.

Cresce la tensione tra Stati Uniti e Russia
La retorica internazionale si è inasprita in seguito alle ultime dichiarazioni provenienti dal Cremlino. Vladimir Putin ha nuovamente delegittimato la leadership ucraina, accusando il presidente Volodymyr Zelensky di mantenere il potere nonostante il rinvio delle elezioni. Una mossa che ha spinto la Russia a proporre persino un’amministrazione ONU per l’Ucraina, un’idea che ha immediatamente sollevato critiche in Occidente.
Nel frattempo, la Casa Bianca osserva con crescente preoccupazione l’evolversi degli eventi, soprattutto alla luce delle tensioni sul mercato energetico globale.
Trump minaccia sanzioni economiche contro Mosca
Durante un’intervista rilasciata a NBC News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso il suo disappunto in termini molto chiari: “Sono molto arrabbiato con Vladimir Putin”. Una frase che rappresenta non solo una condanna politica, ma anche l’annuncio di un possibile cambio di rotta nelle relazioni tra Washington e Mosca.
Trump ha sottolineato che, qualora la Russia non collaborasse per trovare una soluzione diplomatica al conflitto, la sua amministrazione potrebbe introdurre dazi secondari del 25% sul petrolio russo. “Se la Russia e io non riusciamo a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina, e se penso che sia colpa della Russia, applicherò dazi secondari sul petrolio, su tutto il petrolio che proviene dalla Russia”. E aggiunge: “Ciò significherebbe che se compri petrolio dalla Russia non puoi fare affari negli Stati Uniti. Ci sarà una tariffa del 25% su tutto il petrolio”.
Nonostante ciò, Trump ha lasciato uno spiraglio aperto: “Putin sa che sono arrabbiato. Ho un ottimo rapporto con lui. La rabbia si dissipa facilmente se lui fa la cosa giusta”. Un possibile colloquio tra i due leader è atteso entro la settimana.