Trump scatena l’operazione Aurora: cos’è e perché si chiama così

Trump scatena l’operazione Aurora: cos’è e perché si chiama così

Cos’è l’operazione Aurora: la nuova proposta del presidente Donald Trump per combattere l’immigrazione irregolare.

A quattro settimane dalle elezioni presidenziali americane, Donald Trump ha annunciato una nuova e controversa proposta chiamata “operazione Aurora“.

Il piano, presentato durante un comizio in Colorado, prevede l’uso di misure estreme come la pena di morte per gli immigrati irregolari che commettono omicidi.

Nonché la deportazione di massa, come riportato da Agi.it, di coloro che appartengono a Paesi considerati nemici degli Stati Uniti.

Donald Trump

Cos’è l’operazione Aurora e la promessa di Trump

Aurora, una città del Colorado, è diventata tristemente famosa dopo la diffusione di un video virale che mostrava bande armate di latinos coinvolte in scontri in un complesso residenziale.

Questo evento ha alimentato la narrativa di Trump, che da tempo dipinge gli immigrati irregolari come una minaccia per la sicurezza nazionale.

Nonostante le affermazioni del Tycoon, il dipartimento di polizia di Aurora ha dichiarato che non vi è alcuna evidenza concreta di un’ondata di violenza criminale collegata alla gang venezuelana Tren de Aragua.

Anche il sindaco di Aurora, Mike Coffman, ha criticato aspramente la posizione di Trump, definendo le sue affermazioni “grossolanamente esagerate“.

La legge sui nemici stranieri del 1798

Un altro punto centrale del piano di Trump è l’uso della legge sui nemici stranieri del 1798 che permette al governo federale di arrestare e deportare cittadini stranieri di Paesi considerati nemici degli Stati Uniti.

Il Tycoon ha dichiarato di volerla reintrodurre per giustificare la deportazione di massa di immigrati provenienti da nazioni con cui gli USA hanno relazioni ostili o problematiche, come il Venezuela.

Questa proposta è in linea con la retorica dura che ha caratterizzato la campagna presidenziale di Trump sin dal suo esordio politico. Il suo approccio aggressivo verso l’immigrazione non è nuovo, ma questa volta la sua retorica sembra spingersi oltre.