Il vicepresidente Usa, Mike Pence, potrebbe far scattare il 25° emendamento, che prevede l’interim qualora Trump diventasse ‘instabile’.
WASHINGTON – Gli occhi del mondo sono su Mike Pence, il vicepresidente degli Stati Uniti. Il numero 2 dell’Amministrazione Trump, infatti, pur essendo sempre stato fedele alla linea del tycoon, si è messo a disposizione del nuovo team che andrà a insediarsi alla Casa Bianca al seguito dell’eletto Joe Biden. Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’ex governatore dell’Indiana sarà presente al Campidoglio il prossimo 21 gennaio.
Pence, uso del 25° emendamento?
E in questi giorni funestati e tormentati per gli Stati Uniti, il cui apice è stato il tentativo di ‘invasione’ a Capitol Hill, le pressioni sul vice Pence sono enormi. Secondo indiscrezioni, il numero 2 dell’Amministrazione uscente potrebbe ricorrere al 25° emendamento.
Che cosa prevede? Che il vicepresidente diventi presidente ad interim quando un presidente non è in grado di continuare a svolgere le proprie funzioni, ad esempio diventando inabile a causa di una malattia fisica o mentale. La parte dell’emendamento invocata nel caso di Trump è la sezione quattro, che consentirebbe al vicepresidente e alla maggioranza del gabinetto di dichiarare il presidente incapace e trasferire i suoi poteri a Pence fino al termine del suo mandato, il prossimo 20 gennaio. Per fare ciò, serve una lettera agli oratori delle Camere e del Senato che affermi che il presidente non è idoneo a governare o incapace “di assolvere i poteri e i doveri del suo ufficio“. Messa al voto, la richiesta di rimozione del presidente deve ottenere i due terzi del Congresso.