Cosa rivela davvero la cartella clinica di Donald Trump? Ecco tutti i dettagli sul recente check-up del presidente Usa.
Mentre Giorgia Meloni si prepara all’incontro con Donald Trump, durante una recente puntata della trasmissione “Otto e mezzo” si è discusso delle condizioni mentali e fisiche del presidente Usa. Ebbene, come riportato da Libero Quotidiano, recentemente si è sottoposto a un check-up completo presso il Walter Reed Hospital di Washington. Ecco i risultati della cartella clinica comunicati dal medico della Casa Bianca, Sean Barbadella.

La cartella clinica di Donald Trump: cosa emerge
Il documento firmato dal dottor Barbadella riporta che Donald Trump è “pienamente in grado di svolgere le funzioni di comandante in capo e capo di Stato“. Le sue condizioni, secondo il referto, evidenziano “robuste funzioni cardiache, polmonari, neurologiche“. Un passaggio significativo riguarda la colonscopia effettuata nel luglio del 2024, in piena campagna elettorale: in quell’occasione sono stati riscontrati “diverticolite e un polipo benigno“, motivo per cui è stato raccomandato un nuovo controllo nel 2027.
In merito alla terapia farmacologica, il presidente assume attualmente quattro medicinali: due farmaci per il colesterolo, un’aspirina a uso cardiaco e una crema al cortisone per la pelle, necessaria a causa di “danni lievi provocati da sole e alcune lesioni benigne“. Inoltre, viene confermato che il Tycoon è “in linea con il programma delle vaccinazioni“.
Il calo di peso ed il nuovo stile di vita
Dal punto di vista fisico, un elemento che emerge chiaramente è la perdita di peso rispetto agli anni precedenti. Donald Trump, che nel 2019 pesava 110,2 chili, è oggi a quota 101,6. I medici sottolineano il suo “stile di vita attivo” e ricordano le sue “frequenti vittorie a eventi di golf“. Due abitudini che spesso lo distinguono da altri politici vengono confermate nel referto: non fuma e non consuma alcol. Tuttavia, il documento medico include anche un’osservazione critica, rivolta alla sua nota “passione per la carne e il fast food“, spesso condivisa pubblicamente.