Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, aumentano i consensi per Giorgia Meloni in Italia. Il generale Vannacci commenta il futuro scenario geopolitico.
Anche se Donald Trump non ha ancora assunto ufficialmente la carica di presidente – il Collegio elettorale degli Stati Uniti si riunirà solo il 17 dicembre – il suo ritorno sta già generando importanti ripercussioni a livello internazionale. In Italia, il successo di Trump contro la democratica Kamala Harris ha alimentato un’ondata di consensi per la premier Giorgia Meloni e il generale Vannacci.
Vannacci elogia ancora Trump: le ultime dichiarazioni
Tra le voci a favore dell’esito elettorale americano spicca quella del generale Roberto Vannacci, che, parlando ai microfoni della trasmissione L’Aria che Tira su La7, ha espresso soddisfazione per la vittoria di Trump.
“Ritengo che questo faccia anche gli interessi dell’Europa”, ha dichiarato, sottolineando la possibilità di stabilizzare le aree di conflitto vicine ai confini dell’Unione Europea.
Uno degli aspetti su cui Trump si è concentrato in campagna elettorale è la promessa di far cessare due guerre, rispettivamente in Ucraina e in Medio Oriente.
Per Vannacci, una tale svolta non rappresenterebbe solo una soluzione diplomatica, ma potrebbe anche garantire una ripresa economica per l’Europa: “Guerra equivale a povertà, morte e distruzione. Stroncarle significherebbe anche una migliore economia per l’Europa”.
Queste dichiarazioni trovano eco nelle preoccupazioni per il coinvolgimento dell’Unione Europea nei conflitti, ereditati – secondo Vannacci – da una gestione social-democratica.
Critiche a Ursula von der Leyen
Nel suo intervento, il generale ha anche criticato la posizione della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, accusando l’attuale leadership europea di perseguire una “guerra a oltranza”.
David Parenzo, conduttore del programma, ha controbattuto, affermando che l’obiettivo della von der Leyen è evitare che l’Ucraina cada sotto l’influenza russa, piuttosto che incentivare un conflitto senza fine.
L’inizio ufficiale del nuovo mandato di Trump è previsto per il 20 gennaio, data in cui l’Inauguration Day segnerà l’avvio della sua presidenza.
Fino ad allora, gli alleati e i detrattori del tycoon attendono di vedere se riuscirà a mantenere le promesse fatte, in particolare sul fronte delle trattative di pace per l’Ucraina e il Medio Oriente, aree fondamentali per gli equilibri internazionali.