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Il presidente americano, preoccupato per la minaccia rappresentata dalla Corea del Nord, rilancia la corsa alla bomba atomica: “Non possiamo restare dietro ad altri, anche se si tratta di Paesi amici“
Donald Trump continua a far discutere. Dopo la stretta sui diritti della comunità Lgbt, il presidente americano ha annunciato una nuova corsa agli armamenti per potenziare l’arsenale atomico a disposizione di Washington. Lo scopo sarebbe quello di creare un sistema missilistico a protezione di Giappone e Corea del Sud, minacciate dalle manifestazioni di forza offerte dal regime comunista di Pyongyang.
Critiche al Cremlino
Una politica estera aggressiva, quella dell’amministrazione Trump: dopo la polemica con il Messico riguardo alla costruzione del muro tra i due Paesi, il neo presidente non ha risparmiato critiche aperte al Cremlino. Al centr della contestazione ci sarebbe la decisione di Mosca di dispiegare un missile Cruise in violazione dei trattati sul controllo degli armamenti del 1987. “Ne parlerò direttamente con Putin, se e quando lo incontrerò“, ha assicurato Trump.
Arsenale atomico Usa: “Non possiamo restare indietro”
Ma perchè questa corsa agli armamenti dal sapore anacronistico? Trump spiega che la decisione di potenziare l’arsenale si rende necessaria alla luce dello “scivolamento all’indietro” della potenza nucleare degli Stati Uniti. La sua promessa è quella di un’America sempre in testa al gruppo delle potenze atomiche: “Io sono il primo a cui piacerebbe che nessuno avesse armi nucleari – afferma il presidente americano in un’intervista – ma non possiamo stare dietro ad altri, anche se si tratta di Paesi amici“.
L’appello alla Cina
Il presidente-tycoon si è poi rivolto apertamente alla CIna nella questione riguardante la gestione del regime nordcoreano: “Se la Cina volesse – ha spiegato il presidente degli Stati Uniti d’America – potrebbe porre fine velocemente alla minaccia nordcoreana“.
