I 34 capi d’accusa per cui la Procura di Manhattan ha incriminato Donald Trump riguardano non soltanto la pornostar Stormy Daniels.
Ieri nell’aula del tribunale di New York Donald Trump ha ascoltato i 34 capi d’accusa contro di lui. Per ognuno di essi l’ex presidente si è dichiarato “non colpevole“. Dopo l’udienza il tycoon è rientrato nella sua residenza in Florida di Mar-a-Lago e ha tenuto un discorso ai suoi sostenitori contro il “processo farsa” e ha accusato i procuratori di perseguitarlo. Secondo la sua versione, non non ha fatto “nulla di illegale”.
Trump dovrà rispondere di 34 accuse di falsificazione di documenti aziendali di primo grado. Le accuse riguardano il pagamento di 130mila dollari da parte dell’avvocato del tycoon alla pornostar Stormy Daniels durante la campagna del 2016 per comprare il suo silenzio. Nei documenti del procuratore la pornostar è indicata come Donna 2.
Tutti reati minori: il tycoon si dichiara “Non colpevole”
L’accusa afferma che i registri dei pagamenti, conservati alla Trump Organization, erano falsificati poiché l’avvocato Cohen non veniva pagato per i suoi servizi legali, ma per il rimborso anticipato alla pornostar. Secondo l’accusa quindi Trump avrebbe falsificato i registri commerciali per mascherare i suoi crimini.
Sebbene i pagamenti in denaro non siano di per sé illegali, il procuratore Bragg sostiene che il reato più grave sta nello spendere denaro di una campagna elettorale senza rivelarlo violando la legge federale sul finanziamento delle campagne elettorali.
Non si tratterebbe dell’unica spesa illegale di Trump. Un altro uomo ha rivelato di sapere che l’ex presidente avesse un figlio fuori dal matrimonio e per il suo silenzio avrebbe ricevuto 30mila dollari. Mentre un’altra donna avrebbe negato una relazione con il tycoon per 150mila dollari.
I 34 capi d’accusa sono tutti reati minori che sommati fanno un totale di massimo 4 anni di reclusione. Trump si è difeso dicendo che “l’unico crimine che ho commesso è difendere senza paura la nostra nazione da coloro che cercano di distruggerla”.