Donald Trump supera Kamala Harris nell’ultimo sondaggio del WSJ a meno di due settimane dalle elezioni USA 2024.
A meno di due settimane dalle elezioni presidenziali USA 2024, il nuovo sondaggio del Wall Street Journal rivela un sorpasso significativo: Donald Trump ha conquistato il 47% delle preferenze nazionali, superando la sua rivale democratica, Kamala Harris, che si ferma al 45%. Il dato rappresenta un’inversione di tendenza rispetto ad agosto, quando Harris era in vantaggio di 2 punti.
Elezioni USA: crescita di Trump e il calo di Harris
Il sondaggio, che ha incluso anche candidati terzi e indipendenti, evidenzia un cambiamento nella percezione degli elettori. Secondo la rilevazione, una porzione crescente dell’elettorato ha adottato una visione più positiva del programma e delle performance passate di Trump, in contrasto con una crescente disillusione nei confronti della vicepresidente Harris.
In particolare, i partecipanti sembrano valutare positivamente l’esperienza di Trump alla Casa Bianca e la sua proposta per il futuro.
Per Kamala Harris, il calo nei sondaggi arriva in un momento critico, rendendo essenziale per la sua campagna una strategia di recupero nelle ultime settimane prima del voto.
La candidata democratica dovrà affrontare non solo il consolidamento del consenso di Trump, ma anche il crescente scetticismo degli elettori nei confronti della sua leadership.
Con un margine così stretto, l’esito delle elezioni USA 2024 rimane tutt’altro che certo, ma è chiaro che il vantaggio di Trump rappresenta un segnale di preoccupazione per il Partito Democratico.
Stati in bilico: il terreno decisivo
Nei sette stati in bilico – Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin – la distanza tra i due candidati è così ravvicinata da rientrare interamente nel margine di errore statistico.
Questa è la situazione più incerta mai registrata nella storia recente della politica americana.
Gli stati in bilico, spesso decisivi per determinare il risultato delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, rappresentano la chiave per comprendere l’equilibrio attuale.
In ognuno di questi stati, Harris e Trump sono praticamente in parità, con piccoli vantaggi che oscillano di qualche decimo di punto percentuale.
La battaglia elettorale, dunque, è tutta concentrata su pochi elettori indecisi, stimati in qualche centinaia di migliaia, che potrebbero ribaltare il risultato finale.
Questa incertezza ha spinto i comitati elettorali di entrambi i candidati a concentrarsi su campagne mirate e localizzate per convincere gli indecisi. Gli elettori degli stati in bilico, infatti, saranno sottoposti a un’intensa pressione mediatica negli ultimi giorni di campagna, con Harris e Trump pronti a mettere in campo tutte le risorse disponibili per strappare anche il minimo vantaggio.
L’incognita Texas e altre sorprese
Mentre gli stati in bilico rappresentano il fulcro della battaglia elettorale, ci sono possibilità di sorprese anche in altre aree. Kamala Harris, per esempio, ha una possibilità, seppur remota, di ottenere un buon risultato in Texas, stato tradizionalmente repubblicano. Anche se le probabilità di una vittoria democratica in Texas rimangono molto basse, una prestazione positiva di Harris potrebbe ribaltare alcune dinamiche elettorali.