Risultato importante per Donald Trump che ha stravinto le primarie repubblicane in Iowa in vista delle elezioni presidenziali che si terranno a novembre del 2024.
Si sentiva favorito, lo era come da sondaggi e lo ha confermato. Donald Trump ha stravinto le primarie repubblicane in Iowa in vista delle elezioni presidenziali che si terranno a novembre del 2024. L’ex numero uno della Casa Bianca ha ottenuto il 51% delle preferenze annientando i suoi rivali, Ron DeSantis e Nikki Haley.
Trump, il trionfo alle primarie in 31 minuti
Lo aveva detto: “Vincerò le primarie”. Così è stato. Donald Trump ha ottenuto il 51% delle preferenze, davanti al governatore della Florida Ron DeSantis, con il suo 21,2%, mentre l’ex ambasciatrice all’Onu e ex governatrice del South Carolina, Nikki Haley, si è fermata al 19,1%.
Un risultato schiacciante che non ha lasciato scampo ai rivali del tycoon che, di fatto, ha visto in pugno la vittoria dopo appena 31 minuti.
Poco più di mezz’ora dopo l’avvio dei caucus nello stato, infatti, l’Associated Press ha dichiarato il trionfo dell’ex numero uno della Casa Bianca in uno di quelli che è considerato tra gli Swing State, o in bilico, per eccellenza. Trump ce l’ha fatta in tutte le 99 contee dello Stato tranne Johnson. Qui ha avuto la meglio Haley.
Le parole e la sfida a Biden
Dopo il trionfo, Trump si prepara quindi alla sfida più importante, quella contro Biden. “Mi sento onorato e rinvigorito. Voglio ringraziare la meravigliosa gente dell’Iowa anche se non sappiamo ancora quale sarà il risultato della loro corsa”, le sue parole dopo il primo successo.
Frasi che hanno poi visto rimarcare quelle che sono le sue intenzioni ovvero “sigillare il confine contro l’invasione di un numero di persone superiore agli abitanti di New York provenienti da carceri e manicomi, molti terroristi” ma anche risolvere le situazioni “terribili in Ucraina e Israele”.
Tra gli altri passaggi anche i ringraziamenti a Melania, definita ex First Lady e, forse, di nuovo futura First Lady con chiaro messaggio al rivale Biden riguardo la voglia di trionfare contro quello che lui stesso ha definito “il peggior presidente della storia Usa”.
