Haftar prende Sirte (in tre ore), controffensiva di Tripoli. Di Maio insiste, ‘Dialogo unica soluzione’

Haftar prende Sirte (in tre ore), controffensiva di Tripoli. Di Maio insiste, ‘Dialogo unica soluzione’

Le truppe di Haftar a Sirte, preoccupazione nell’Unione europea. Di Maio opta per la via del dialogo e attacca Salvini.

Haftar annuncia di aver preso Sirte. Un attacco durato tre ore circa concluso con un successo schiacciante delle forze del Generale. Luigi Di Maio continua a lavorare per instaurare un dialogo a livello europeo che possa essere proficuo e attacca l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini.

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio

Le truppe di Haftar a Sirte

Le truppe di Haftar marciano sulla città che diede i natali a Gheddafi, a 450 chilometri da Tripoli. Si tratta di un centro cruciale dal punto di vista geografico, per la sua posizione strategica nello scacchiere mediorientale.

Stando a quanto riferito dai media locali, gli scontri sarebbero proseguiti con una controffensiva per il possesso della città. Le prossime ore saranno importanti per capire quanto le truppe di Haftar abbiano effettivamente il controllo.

Controffensiva di Tripoli a Sirte

Da Mosca informano che Sirte è sotto il controllo delle forze governative, che in seguito a una repentina controffensiva hanno ripreso il controllo della città, facendo prigionieri e distruggendo mezzi. Gli scontri continuano.

Esercito

La preoccupazione dell’Unione europea. Di Maio spinge per il dialogo

L’Unione europea guarda con preoccupazione alla situazione libica. I riflettori sono puntati ora su Tripoli, dove si temono ripercussioni. Luigi Di Maio in questi giorni sta affrontando la questione continuando a sventolare il vessillo del dialogo, vista come unica possibile soluzione a una situazione secondo molti drammatica.

Di Maio, “Se è stato perso tempo è soprattutto colpa di Salvini”

Il leader del Movimento 5 Stelle e Ministro degli Esteri ha poi risposto alle accuse di Matteo Salvini, secondo cui l’Italia sarebbe ormai ai margini di ogni tavolo decisionale internazionale.

“Se è stato perso tempo, è stata soprattutto colpa di Salvini, che ha trattato la Libia come un tema da campagna elettorale, quando invece c’era una minaccia terroristica e una guerra in corso. La Libia è un tema molto più articolato e complesso di quello che crede lui. E poi la Libia è sempre stata gestita dal ministro dell’Interno, da Minniti fino a Salvini”.