Il report 2025 di Ecdc e Oms Europa rivela un preoccupante aumento della tubercolosi tra i bambini: trasmissione ancora attiva.
Negli ultimi anni, la tubercolosi è sembrata un ricordo lontano per gran parte della popolazione europea, grazie ai progressi della medicina e ai programmi di controllo delle malattie infettive. Tuttavia, le conseguenze della pandemia di Covid-19, che ha messo a dura prova i sistemi sanitari, hanno contribuito a rallentare gli sforzi di prevenzione e diagnosi precoce. Questo ha lasciato terreno fertile alla riemersione di alcune infezioni trascurate.

Una minaccia per le fasce più vulnerabili
Uno degli effetti indiretti della crisi sanitaria globale è stato proprio l’aumento dei casi di TBC in diverse fasce di popolazione, in particolare tra i più giovani. Il fenomeno è reso ancora più complesso da altri fattori, come l’aumento della co-infezione da HIV. La difficoltà di accesso ai trattamenti e la mancanza di informazioni affidabili sulla loro efficacia.
Il nuovo report 2025 congiunto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Ufficio regionale europeo dell’Oms. Pubblicato in occasione del World TB Day, lancia un chiaro segnale d’allarme: la tubercolosi pediatrica è in aumento. Nel 2023, i bambini sotto i 15 anni hanno rappresentato il 4,3% dei casi di nuova infezione e recidiva nella regione europea dell’Oms. Registrando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.
Nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo, i casi sono aumentati per il terzo anno consecutivo. Questo trend suggerisce che la trasmissione attiva della TBC non è stata ancora interrotta, anzi, continua a colpire le categorie più fragili della popolazione.
La situazione è più seria di quanto sembri
Oltre 650 nuovi casi pediatrici sono stati segnalati nel solo arco di un anno. Mentre per un bambino su cinque non è chiaro se il trattamento sia stato completato. Questa incertezza apre la porta alla comparsa della tubercolosi farmaco-resistente, più difficile da curare e da contenere.
La vera notizia, però, è che l’aumento generale dei casi di TBC nel 2023 segna un’inversione di tendenza preoccupante: con oltre 172mila infezioni nella regione Oms europea e 37mila solo nell’Ue/See, la tubercolosi è tornata a essere una minaccia concreta.