Tumore al cervello: mix di due farmaci potrebbe bloccare la crescita

Tumore al cervello: mix di due farmaci potrebbe bloccare la crescita

Una combinazione di due farmaci potrebbe arrestare la crescita del glioblastoma, il tumore cerebrale più aggressivo.

Un recente studio italiano ha portato alla luce una possibile svolta nella lotta contro il glioblastoma, il tumore cerebrale più aggressivo e difficile da trattare. Nell’ambito dello Spoke 3 del progetto Mnesys, conosciuto come il ‘Cern italiano’ per la ricerca sul cervello e finanziato dal PNRR, è stato dimostrato che una combinazione di due farmaci potrebbe bloccare la crescita delle cellule di questo tumore. La scoperta, discussa al I Forum nazionale delle neuroscienze a Napoli, offre nuove speranze per una patologia che fino ad oggi ha lasciato poche opzioni terapeutiche efficaci.

La combinazione di UNC0379 e Adavosertib

Il glioblastoma è noto per la sua aggressività e la scarsa risposta alle terapie attuali. Lorenzo Chiariotti, professore di Patologia generale all’Università Federico II di Napoli, ha sottolineato che nonostante i progressi nella caratterizzazione e classificazione di queste neoplasie, le armi terapeutiche a disposizione sono ancora limitate e spesso inefficaci, con una sopravvivenza mediana dei pazienti di circa 15 mesi. Come ripreso da adnkronos.com

Tuttavia, uno studio pubblicato a settembre 2023 sulla rivista ‘Cell Death & Disease’ ha aperto nuove prospettive: gli scienziati hanno scoperto che l’enzima lisina metiltransferasi (Setd8) è maggiormente espresso in oltre la metà dei glioblastomi analizzati, rispetto al normale tessuto cerebrale.

Nuove prospettive terapeutiche per il glioblastoma

Partendo da questa osservazione, i ricercatori hanno trattato le cellule di glioblastoma con UNC0379, un inibitore specifico di Setd8, riscontrando una riduzione della proliferazione delle cellule maligne. La svolta è arrivata quando UNC0379 è stato combinato con un altro farmaco antitumorale sperimentale, l’adavosertib.

Questa combinazione ha indotto la morte delle cellule di glioblastoma in vitro. Gli esperimenti condotti su modelli murini, dove le cellule di glioblastoma sono state impiantate nei fianchi degli animali, hanno confermato questi risultati: l’associazione UNC0379-adavosertib ha effettivamente bloccato la crescita del tumore.

Le caratteristiche chimico-fisiche di UNC0379 suggeriscono inoltre che il farmaco potrebbe attraversare la barriera emato-encefalica. La struttura che regola il passaggio di sostanze tra il sangue e il tessuto nervoso, proteggendo il cervello da avvelenamenti e intossicazioni. Attualmente sono in corso studi per dimostrare la capacità di UNC0379 di attraversare questa barriera nei modelli murini. Se questi studi avranno successo, sarà possibile avviare test clinici sull’uomo, un passo fondamentale per trasformare questa scoperta in una terapia concreta.

Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il glioblastoma, offrendo una nuova speranza per i pazienti affetti da questa devastante patologia. Con ulteriori studi e conferme, la combinazione di UNC0379 e adavosertib potrebbe diventare una nuova frontiera nella terapia del cancro al cervello.