Nasce un nuovo test basato sull’intelligenza artificiale che rileva il tumore alle ovaie nelle fasi iniziali con un semplice esame del sangue.
Il tumore alle ovaie è una delle neoplasie femminili più difficili da diagnosticare precocemente, colpendo circa 6.000 donne ogni anno in Italia.
La sfida principale è il rilevamento tardivo della malattia, tuttavia una nuova tecnologia sviluppata da un team di ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center potrebbe rappresentare una svolta.
Come funziona il nuovo test per il tumore alle ovaie
Il metodo DELFI-Pro, attualmente in fase sperimentale, utilizza una combinazione di tecniche avanzate per analizzare frammenti di DNA circolante nel sangue rilasciati dalle cellule tumorali durante la loro morte.
L’intelligenza artificiale, come riportato da Today.it, gioca un ruolo chiave in questo processo, consentendo di riconoscere la firma genetica caratteristica delle cellule cancerose.
Inoltre, il test monitora due biomarcatori proteici specifici, il CA-125 e la proteina HE4, già noti per essere associati al cancro ovarico.
“Grazie all’integrazione di frammenti di DNA acellulare e biomarcatori proteici, siamo in grado di rilevare il tumore anche in pazienti con malattia in fase iniziale”, ha spiegato il professor Victor E. Velculescu.
Quali sono i risultati dello studio
Lo studio condotto dai ricercatori ha coinvolto 94 donne con tumore ovarico, 203 con lesioni benigne e 182 senza segni noti di patologie ovariche.
Il test DELFI-Pro ha dimostrato un’elevata accuratezza nel rilevare la malattia, con tassi di successo che variavano dal 72% nelle prime fasi fino al 100% nei casi più avanzati.
Inoltre, ha evidenziato un numero estremamente ridotto di falsi positivi, un risultato promettente rispetto ai test attualmente in uso.
“Questo studio dimostra il vantaggio della frammentazione del DNA acellulare e genomica e dell’intelligenza artificiale per rilevare i tumori con elevata accuratezza“, ha concluso il professore Velculescu.
Il test DELFI-Pro ha tutte le carte in regola, quindi, per rivoluzionare il modo in cui si effettua lo screening del tumore ovarico.
