Tumori, in Europa e Regno Unito il tasso di mortalità scende

Tumori, in Europa e Regno Unito il tasso di mortalità scende

Buone notizie sul fronte sanità: gli studiosi hanno riferito un calo del tasso di mortalità legato ai tumori n Ue e Regno Unito.

Attraverso un’indagine italiana coordinata dalle Università di Milano e Bologna, e successivamente pubblicata nella rivista “Annals of Oncology”, è emerso come sia calato il tasso di mortalità causato dai tumori in Ue e Regno Unito. Per quanto riguarda invece l’Italia, il carcinoma polmonare risulta più diffuso: segna una crescita del 5,6% tra le donne. 

Buone notizie per Europa e Regno Unito, dove i decessi legati ai tumori sono in calo. Stando a quanto appreso dallo studio, dal 2018 a questa parte il tasso di mortalità è sceso del 6,5% tra gli uomini e del 3,7% tra le donne. 

Gli esperti: “Ci sono ampi margini di miglioramento”

In questo senso il dato si traduce con 5,9 milioni di morti in meno nell’Unione europea e 1,24 milioni nel Regno Unito. Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano, ha commentato i dati emersi in seguito allo studio. “Se l’attuale tendenza favorevole dei tassi di mortalità per tumore dovesse continuare, un’ulteriore riduzione del 35% entro il 2035 sarebbe possibile. Il controllo del consumo di tabacco ha contribuito a questi andamenti. Per mantenerli nel tempo sono necessari ulteriori sforzi per controllare l’epidemia di sovrappeso, obesità e diabete, limitare il consumo di alcol, migliorare la diagnosi precoce e le terapie, e controllare le infezioni virali per le quali esistono vaccini e terapie”. 

 Anche la ricercatrice Eva Negri è intervenuta, asserendo che “Ci sono ancora ampi margini di miglioramento, in particolare tra le donne. Un’altra neoplasia che non mostra miglioramenti tra gli uomini e aumenta nelle donne è il tumore al pancreas. Tra un quarto e un terzo di queste morti può essere attribuito al tabagismo e le donne, soprattutto nei gruppi di età più avanzata, non hanno smesso di fumare. Questo dato può essere in parte spiegato dalla prevalenza di sovrappeso e obesità e dal consumo di alcol e tabacco”.