Un cittadino tunisino irregolare, accusato di violenza sessuale e altri reati, è stato rimpatriato grazie all’intervento della polizia.
L’episodio che ha portato al rimpatrio di un cittadino tunisino di 30 anni si è consumato a Oderzo, in provincia di Treviso, dove l’uomo viveva irregolarmente dallo scorso anno. Entrato nel territorio italiano nel marzo del 2023, aveva tentato di regolarizzare la propria presenza richiedendo la protezione internazionale.
Tuttavia, durante la sua permanenza, il trentenne si era reso protagonista di diversi reati, tra cui danneggiamento, violazione di domicilio e comportamenti molesti ai danni di più persone.
L’episodio di violenza sessuale del tunisino
Il caso più grave che ha accelerato l’espulsione del tunisino si è verificato nel giugno di quest’anno, quando la sua condotta ha superato ogni limite. In un bar del centro, l’uomo ha importunato una giovane donna di 22 anni, rivolgendole apprezzamenti sgraditi e avances indesiderate. La situazione è precipitata quando il trentenne ha fisicamente costretto la ragazza a subire un bacio, scatenando la denuncia per violenza sessuale.
L’episodio ha provocato l’intervento delle forze dell’ordine locali, che avevano già tenuto sotto controllo i movimenti dell’uomo per via di altre segnalazioni. Alla fine, il provvedimento di espulsione è stato disposto dalla Questura di Treviso. Con il trattenimento presso il centro per i rimpatrii di Ponte Galera (Roma), da cui partirà il viaggio di ritorno in Tunisia.
Rimpatrio anche per una cittadina cinese
Nella stessa settimana, l’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata anche sul caso di una donna cinese di 59 anni, sorpresa a lavorare in nero in un’azienda di Zero Branco. Sempre nella provincia di Treviso. La donna, irregolare sul territorio nazionale, è stata individuata durante un controllo della Guardia di Finanza.
A seguito delle verifiche, il questore di Treviso ha emesso un ordine di accompagnamento alla frontiera. Che si è concluso con l’imbarco della cittadina su un volo diretto a Shanghai dalla frontiera aerea di Malpensa.
Questi episodi evidenziano la costante attenzione delle autorità locali nel contrastare l’immigrazione irregolare e i reati connessi, garantendo il rispetto delle leggi e la sicurezza del territorio.