I migranti siriani fuggiti dalla guerra negli anni scorsi in Turchia torneranno in patria grazie alla mediazione con Assad.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che sempre più migranti siriani torneranno in patria che erano fuggiti negli scorsi anni a causa della guerra. Il dittatore ha anche annunciato che 550mila rifugiati dalla Turchia sono ritornati a casa nelle regioni “che abbiamo ripulito dal terrorismo” nel nord della Siria. Attualmente circa 3,7 milioni di siriani vivono in Turchia.
Erdogan ha anche rivelato che i contatti diplomatici che vanno avanti da molto tra Russia, Siria e Turchia “daranno i loro frutti e il numero aumenterà”. Il presidente turco si è detto pronto ad incontrare il dittatore siriano Bashar al Assad. Erdogan sta attaccando da tempo il nord della Siria abitata in gran parte da curdi siriani con la motivazione di eliminare i terroristi. Ma il piano era quello di liberare le regioni per trasferire i migranti e liberare la Turchia, come sta avvenendo.
Il Cremlino media tra Assad e Erdogan
Secondo indiscrezioni, i ministri degli Esteri di Siria, Turchia e Russia si incontreranno ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti a breve. Qui avverranno le prove di dialogo tra Erdogan e Assad da sempre in contrasto. Assad assicura a Erdogan che rifiuterà qualsiasi richiesta di autonomia dell’Ypg, milizia curda nel nord della Siria che la Turchia combatte e contrasta. Insieme al Pkk è ritenuta una organizzazione terroristica mentre è alleata degli Stati Uniti contro il Califfato.
All’offensiva militare nel nord del paese contro i curdi paventata da mesi dal presidente turco si sono opposti sia gli Usa che la Russia. Proprio il Cremlino si è proposto di mediare le relazioni diplomatiche tra i due. Il motivo che spinge Mosca è avere la Siria sotto la sua supervisione. “Ci incontreremo secondo gli sviluppi che ci saranno” ha detto Erdogan relativamente ad un incontro con Assad dopo il vertice con Putin.