Erdogan lavora per Odessa

Erdogan lavora per Odessa

Il presidente turco sta mediando per trovare una soluzione e sbloccare il grano nel porto di Odessa.

Tra il grano in stallo nel porto e le mine che impediscono i flussi, il porto di Odessa è bloccato. In prima linea per mediare al problema, la Turchia. Erdogan è a lavoro per evitare una catastrofe alimentare globale. Secondo quanto rivela il World Food Program circa 47 milioni di persone potrebbero essere ridotti alla fame. La Turchia dice di aver una soluzione per ovviare a questo problema.

Ankara si era proposta sin da subito di bonificare il Mar Nero dalle mine. Ma una soluzione è ancora lontana. Ieri le autorità doganali turche hanno bloccato una nave cargo russa. Gli ucraini sospettano trasportasse tonnellate di grano rubato all’Ucraina. La nave “Zhibek Zholy” è ancorata a un chilometro dal porto di Karasu, un centinaio di chilometri a est di Istanbul. L’Ucraina aveva richiesto il sequestro al governo turco.

bandiera turchia

La Turchia blocca una nave cargo russa

Questo episodio in Turchia è l’ennesimo di una lunga serie. Da mesi, da quando il grano è bloccato nei porti ucraini, che l’Ucraina accusa Mosca di rubare il grano sul territorio ucraino e di trasportarlo e vendendolo altrove. La “Zhibek Zholy” starebbe trasportando circa 4.500 tonnellate di grano presa dal porto meridionale di Berdyansk, occupata da mesi dalle forze russe.

La Russia ha negato come sempre di aver rubato il grano russo e rigetta anche l’accusa di quest’ultima nave fermata a in Turchia. Erdogan però ha deciso di accettare la richiesta di Kiev. “Abbiamo una piena collaborazione. La nave è attualmente ferma all’ingresso del porto ed è stata trattenuta dalle autorità doganali della Turchia”, ha dichiarato l’ambasciatore Vasyl Bodnar alla televisione nazionale ucraina. Nel porto di Odessa restano ancora bloccati nel porto circa 25 milioni di tonnellate di grano.