Turetta, scoperti gli appunti ossessivi su Giulia Cecchettin: ecco cosa scriveva

Turetta, scoperti gli appunti ossessivi su Giulia Cecchettin: ecco cosa scriveva

Caso Filippo Turetta: sequestrato il computer con appunti ossessivi su Giulia Cecchettin.

Nel contesto dell’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto nel novembre scorso, emergono nuovi dettagli inquietanti. Le forze dell’ordine hanno sequestrato il computer portatile di Filippo Turetta, giovane arrestato per il sequestro e l’uccisione della fidanzata. Tra i file ritrovati, vi sono appunti dettagliati e ossessivi sulla ragazza, raccolti e catalogati meticolosamente. Questo nuovo elemento potrebbe fornire ulteriori spunti sulle dinamiche del tragico evento.

I file di Filippo Turetta su Giulia Cecchettin

Sul computer portatile di Filippo Turetta, gli investigatori hanno trovato numerosi file e appunti che riguardavano Giulia Cecchettin. Questi documenti, organizzati in sottocartelle, contenevano elenchi minuziosi di attività quotidiane, regali e addirittura spostamenti della giovane. La trasmissione Quarto Grado, nel corso della puntata del 27 settembre, ha mostrato parte del materiale sequestrato.

Tra gli appunti più inquietanti, emerge una lista titolata “cose carine per lei”. In questo elenco, Turetta annotava ogni gesto fatto per Giulia Cecchettin, come il pranzo alla mensa universitaria o l’accompagnarla a prendere delle frittelle. L’ossessione del giovane è evidente anche nelle foto catalogate per anno, oltre che negli elenchi degli acquisti fatti per la fidanzata.

Il controllo sugli spostamenti: uso di app spia

Uno degli aspetti più preoccupanti è la lista che documentava gli spostamenti quotidiani di Giulia. Filippo Turetta annotava dove la ragazza si sedesse durante le lezioni universitarie, indicando anche se scegliesse o meno il posto accanto al suo. “seduta vicino a me“, “seduta vicino a me“, “assente a lezione“. Il ragazzo utilizzava persino emoticon per descrivere il proprio stato d’animo in base a queste scelte. Questo comportamento sottolinea il livello di ossessione e controllo che il giovane esercitava nei confronti della fidanzata.

Nelle pagine del suo diario, poi, Turetta analizzava sé stesso: “Ho i piedi piatti, ho i denti storti, sono povero e non sono bello”. Oppure: “Programmare shopping in negozietti, provare Tinder”,

Secondo quanto emerso dalla trasmissione Quarto Grado, negli ultimi mesi Turetta aveva installato una applicazione spia per monitorare i messaggi che Giulia scambiava con un nuovo amico, Eric. I due condividevano link di canzoni e parlavano delle loro passioni. Filippo Turetta ha continuato a inviare messaggi alla ragazza anche dopo l’11 novembre, senza ricevere alcuna risposta, fino al giorno in cui è andato a cercarla alla scuola di fumetto di Reggio Emilia.

Argomenti