Una donna spagnola è morta in Thailandia durante un’esperienza turistica con l’elefante. L’animale l’ha colpita mortalmente con una zanna.
La Thailandia è rinomata per le sue attrazioni turistiche legate con l’elefante, ma dietro queste esperienze apparentemente affascinanti si nascondono spesso pericoli sottovalutati. Una turista spagnola ha tragicamente perso la vita durante una delle attività più popolari: fare il bagno con un elefante in un parco sull’isola di Yao Yai. L’animale, in un improvviso momento di aggressività, l’ha colpita con una zanna, provocandole ferite letali.
Il contesto della tragedia
Questo drammatico evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’etica delle attività turistiche che coinvolgono animali selvatici. Nonostante gli elefanti siano addestrati, rimangono creature imprevedibili, e la loro partecipazione a spettacoli o attività potrebbe aumentare lo stress, causando reazioni pericolose.
La vittima stava partecipando a un’esperienza proposta dal parco “Koh Yao Elephant Care”, dove i visitatori hanno l’opportunità di avvicinarsi agli elefanti, lavarli e interagire con loro. Durante l’attività, l’elefante l’ha colpita con una zanna mentre lei si trovava vicino all’animale. La donna è deceduta poco dopo a causa delle gravi ferite.
Secondo dati del Dipartimento dei Parchi Nazionali della Thailandia, negli ultimi anni si sono verificati numerosi incidenti con elefanti, soprattutto selvatici. Solo nel 2024, 39 persone hanno perso la vita a causa di attacchi di pachidermi. Questi episodi sottolineano la pericolosità di avvicinarsi a un animale così imponente senza un’adeguata comprensione del suo comportamento.
Elefanti e turismo: un equilibrio fragile
In Thailandia, la popolazione di elefanti domestici è stimata intorno alle 4.000 unità, un numero simile a quello degli elefanti selvatici. Molti di questi animali, un tempo impiegati nell’industria del legname, ora sono utilizzati per attività turistiche. Tuttavia, l’impiego di elefanti per spettacoli e attrazioni è stato oggetto di critiche internazionali.
Gli esperti sottolineano che tali attività possono compromettere il benessere degli animali e rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone. L’incidente sull’isola di Yao Yai è un doloroso promemoria della necessità di riconsiderare l’uso degli animali nel settore turistico, promuovendo invece esperienze rispettose e sicure.
Questo episodio drammatico invita a riflettere sull’importanza di tutelare sia i visitatori sia gli animali, puntando su un turismo sostenibile che rispetti l’equilibrio tra uomo e natura.