Da sogno di calciomercato a voce reale, da trattativa di fantamercato a obiettivo a portata di mano. Ecco cosa sta cambiando nell’intreccio tra Milan e Ibrahimovic
La notizia, fatta uscire nell’edizione odierna da Tuttosport, fa drizzare le antenne. Stando alle voci provenienti da oltreoceano, infatti, Zlatan Ibrahimovic non sarebbe più soddisfatto della sua permanenza ai Los Angeles Galaxy. Una scontentezza legata sia alla mancata qualificazione ai playoff della sua squadra, che al basso livello generale della Major League Soccer. L’idea di un possibile prestito al Milan fino a maggio, dunque, potrebbe tramutarsi in una rescissione col club di Los Angeles. Questo aprirebbe, per il club di via Aldo Rossi, scenari impensabili.
Milan-Ibra si può fare: ecco i perché
In primis, come detto, Ibrahimovic non è più soddisfatto della sua permanenza in America. Il talento svedese si sentirebbe ai margini del grande calcio, dato che per tenuta fisica e doti tecniche lui (e non solo) è ancora convinto di poter dare molto ai massimi livelli. Questo è un primo, fondamentale, punto a favore del Milan.
Un secondo elemento da considerare sono, poi, i buoni rapporti tra Mino Raiola e la nuova dirigenza rossonera. Con Yonghong Li e Fassone, il procuratore italo-olandese aveva fatto scendere una cortina di ferro, legata alle numerose difficoltà riscontrate durante il rinnovo di contratto di Gigio Donnarumma. Ora tutto sembra cambiato e l’affare Ibrahimovic può essere discusso in un clima di ritrovata concordia.
Milan-Ibra: un amore mai finito
Ibrahimovic ha cambiato molte maglie in carriera, ma il biennio trascorso in maglia rossonera dal 2010 al 2012 lo ha profondamente segnato. Il suo legame col Milan non è mai tramontato, considerando anche il fatto che il trasferimento al PSG nell’estate 2012 è avvenuto contro il suo consenso.
Tornare a Milano vorrebbe dunque significare andare a riannodare un filo che non si è mai perso, rinsaldando un rapporto con i tifosi che è sempre stato splendido. Gattuso e tutto il mondo Milan aspettano e sperano.
