Tv russa: la Russia è in difficoltà

Tv russa: la Russia è in difficoltà

Le difficoltà dell’operazione speciale russa sono palesi e ora le ammette anche la tv di stato russa.

La tv russa è la maggior fonte di propaganda del Cremlino. Ma ora arriva l’ammissione pubblica che ci sono problemi e difficoltà che l’esercito sta riscontrando sul campo. Ad ammetterlo è l’analista militare ed ex colonnello Mikhail Khodaryonok che sul canale di Stato Russia 1 ha dichiarato per la prima volta che l’operazione militare speciale non sta andando come prefigurato.

Le dichiarazioni sono arrivate durante una trasmissione ed è stata rilevata dal giornalista della BBC, Francis Scarr, che si occupa del monitoraggio dei media russi. L’ex colonnello ha ammesso l’efficacia della difesa di Kiev che la Russia non si aspettava. Questa resistenza è dovuta agli aiuti militari occidentali ma non solo. “Sono ben addestrati, hanno un morale alto, sono pronti ad arruolare molti civili e a combattere fino all’ultimo uomo”, ha detto mentre la conduttrice propagandista Olga Skabeyeva cercava di contraddirlo. “Per noi russi, tenendo conto dei calcoli operativi e strategici, la situazione peggiorerà”, ha anche ammesso.

Bandiera_Russa

La propaganda di stato cambia i toni

Khodaryonok ha però continuato dicendo che “il punto principale è fino a che punto si possa armare un esercito con armi e attrezzature moderne. Da soli, ovviamente, non riuscirebbero a resistere”, riferendosi agli ucraini. “Ma – ha ripreso – considerando che il piano di armare l’Ucraina sta funzionando e anche che l’Unione Europea sta aiutando Kiev un milione di soldati armati saranno presto una realtà nel prossimo futuro. E dobbiamo tenerlo in considerazione nelle nostre analisi strategiche. Così come dobbiamo considerare che la situazione potrebbe precipitare a nostro svantaggio“. Infine, ha concluso KJhordaryonok, “come hanno detto i classici del marxismo leninista – e non erano degli stupidi – la vittoria sul campo è determinata dal morale dell’esercito pronto a dare il sangue per i suoi ideali”.

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