Anche in Italia dal 1° aprile la spunta blu di Twitter sarà a pagamento e l’abbonamento costerà 7 euro al mese.
Dal 1° aprile scomparirà la spunta blu dai profili Twitter a meno che non ci si abboni a Twitter Blue. Questa novità arriverà anche in Italia e l’abbonamento costerà 7 euro al mese (con piano annuale scontato, altrimenti 8 al mese e solo da desktop, il prezzo sale a 11 al mese se su iPhone per bilanciare le commissioni imposte da Apple).
La verifica ottenuta in passato del proprio account svanirà da domani.
La spunta blu agli account Twitter è una certificazione di autenticità per personaggi pubblici come politici, giornalisti e altre personalità oppure ottenuta per ragioni di qualità dell’account. Ma da domani scomparirà per chi non ha intenzione di fare un abbonamento a Twitter Blue.
La piattaforma ha lanciato dei nuovi piani per le aziende e dei badge diversi per le personalità pubbliche, come i funzionari di governo mentre per gli altri è previsto il pagamento. Le aziende, con prezzi molto alti, potranno ottenerne una dorata mentre quella grigia sarà riservata a istituzioni, funzionari governativi o membri di organizzazioni multilaterali come ad esempio le Nazioni unite.
La versione Pro del social: tutti i servizi della spunta blu
Si crea così un social differenziato tra chi paga, e ottiene quindi maggiore visibilità nelle ricerche e nelle menzioni, e chi invece no riducendo gli utenti non paganti a una piattaforma di serie B. In più con Twitter Blue si possono pubblicare video più lunghi e in qualità Full HD, modificare i tweet (fino a cinque volte nel giro di mezz’ora dalla pubblicazione), e scrivere tweet lunghi fino a 4mila battute e ottenere l’accesso anticipato alle nuove funzionalità in fase di test.
Twitter Blue è praticamente un altro social, una versione pro per i “vip” che avranno cartelle di segnalibri e una navigazione personalizzata. La spunta blu quindi non è più un marchio di autenticità ma diventa un prodotto a pagamento come gli altri a cui tutti, pagando, possono accedere. Il motivo di questa decisione è che Musk sta cercando di salvare la piattaforma che negli ultimi mesi ha perso metà del suo valore e sta riscontrando vari problemi.
