Usa, Twitter sospende definitivamente i profili di Donald Trump: rappresentano un rischio. E il presidente uscente pensa ad una nuova piattaforma.
Twitter ha definitivamente sospeso Donald Trump, presidente uscente degli Usa. E The Donald, stando a quanto appreso, starebbe pensando di creare una piattaforma indipendente.
Twitter sospende Donald Trump
I problemi di Donald Trump con i social network sono iniziati ormai mesi fa se non vogliamo parlare addirittura di anni. Sui social ha costruito il suo consenso, prima di venire indicato come soggetto poco attendibile. Prima di essere accusato di veicolare notizie false o messaggi violenti. E così Facebook e Twitter da molto tempo a questa parte hanno iniziato ad oscurare i contenuti del Presidente ora uscente. Dopo l’assalto al Congresso degli Usa da parte di sostenitori di Donald Trump la situazione è precipitata. E i social hanno silenziato The Donald. Trump ha provato ad usare Twitter usando il profilo Potus, quello ufficiale de President of the United States, ma il social ci ha impiegato poco tempo ad intercettare e cancellare anche questi post.
Twitter, “Gli account dei leader politici non sono completamente al di sopra delle regole”
Twitter ha deciso di sospendere l’account di Trump temendo che potesse in qualche modo incitare alla violenza. “Le nostre regole di interesse pubblico esistono per consentire alle persone di ascoltare direttamente ciò che i funzionari eletti e i leader politici hanno da dire […] tuttavia, abbiamo chiarito per anni che questi account non sono completamente al di sopra delle nostre regole e che non possono utilizzare Twitter per incitare alla violenza, tra le altre cose“. Lo stop agli account di Trump è arrivato dopo gli ultimi tweet del presidente uscente, che rivolgendosi ai Patrioti ha continuato a mettere in dubbio la legittimità delle elezioni che hanno portato alla vittoria di Joe Biden.
E Trump pensa ad una nuova piattaforma
E così Donald Trump ha ventilato l’ipotesi di procedere con la creazione di una nuova piattaforma, che a questo punto sarebbe dedicata ai suoi sostenitori, che diventerebbero ancora più una setta. O almeno, alla luce di quanto accaduto al Congresso dobbiamo ammettere per onestà intellettuale che i rischio c’è.
“Siamo in trattative con altri siti. Stiamo valutando la possibilità di costruire una nostra piattaforma […]. Come dico da tempo, Twitter si è spinta ben oltre il vietare la libertà di parola e stasera i suoi dipendenti si sono coordinati con i democratici e la sinistra radicale per rimuovere il mio account dalla loro piattaforma, per far tacere me, voi e i 75 milioni di americani che mi hanno votato – afferma Trump -. Avevo previsto che sarebbe accaduto. Stiamo trattando con vari altri siti e avremo un grande annuncio a breve. Stiamo anche valutando la possibilità di una nostra piattaforma in un breve futuro. Non ci metteranno a tacere. Twitter non è libertà di parola“.