Uccide in modo barbaro la madre e inscena il suo rapimento: il diabolico piano

Uccide in modo barbaro la madre e inscena il suo rapimento: il diabolico piano

Un giovane dell’Arizona è accusato di aver assassinato la madre e di aver poi simulato un rapimento. Le indagini rivelano dettagli inquietanti.

Un grave episodio di violenza ha scosso San Tan Valley, in Arizona, dove un diciottenne è stato accusato di aver ucciso la madre, Mary Collier, di 38 anni e di aver simulato il suo rapimento. Il corpo della donna è stato rinvenuto poco dopo le 21.00 di martedì in un campo, secondo quanto riportato dall’ufficio dello sceriffo della contea di Pinal.

camionetta della polizia

Uccide la madre e inscena il suo rapimento

Il ritrovamento del corpo è avvenuto grazie a un corridore che si è imbattuto in Mary Collier nel campo. Meno di dieci minuti dopo, gli agenti sono stati allertati da un’altra chiamata al 911 proveniente dal figlio della vittima, che ha denunciato il presunto rapimento della madre. Tuttavia, le indagini hanno rapidamente chiarito la verità: il corpo trovato era proprio quello della madre del giovane.

I dettagli dell’omicidio

Il tenente Ross Teeple ha dichiarato a KPNX: “Non abbiamo prove che dimostrino che ci sia stato un vero e proprio rapimento. Indica che sono usciti insieme, entrambi consenzienti, e che una volta fuori è stata aggredita e poi abbandonata nel deserto”. 

Le prime informazioni suggeriscono che ci sia stato un litigio tra madre e figlio prima dell’omicidio, e che Mary Collier sia morta per ferite da corpo contundente.

Il giovane, il cui nome non è stato ancora reso noto, è stato trasportato in ospedale con ferite che l’ufficio dello sceriffo ha definito come “autoinflitte”. Una volta dimesso, sarà registrato presso il carcere della contea di Pinal con l’accusa di omicidio di primo grado, secondo quanto riportato dal dipartimento.

Le indagini proseguono per chiarire le dinamiche di questo tragico evento e fornire giustizia per Mary Collier, il cui tragico destino ha colpito profondamente per la sua atrocità.

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