Un omicidio scioccante in Polonia: un uomo ha ucciso una 18enne e ha abusato del suo cadavere. Decisivo un lancio di monetina.
La Polonia è stata scossa da un brutale omicidio avvenuto nell’agosto 2023, i cui agghiaccianti dettagli sono emersi durante il processo. Mateusz Hepa, meccanico polacco, ha confessato di aver ucciso la 18enne Wiktoria Kozielska dopo aver tirato una monetina per decidere se commettere il crimine. Il caso ha suscitato orrore non solo per la violenza dell’atto, ma anche per la freddezza con cui è stato perpetrato.
Una decisione guidata dal caso
La vicenda ha avuto inizio quando Wiktoria Kozielska, di ritorno da una festa a Katowice, è stata avvicinata da Mateusz Hepa. L’uomo l’ha convinta a seguirlo nel suo appartamento e, mentre la giovane dormiva, ha deciso di ucciderla. Hepa ha dichiarato in aula: “Ho lanciato una moneta: testa significava che l’avrei uccisa. È uscita testa, e l’ho fatto. Se fosse uscito croce, probabilmente sarebbe ancora viva”.
Dopo averla strangolata, Hepa ha confessato di aver abusato del cadavere, un atto che ha ulteriormente inorridito l’opinione pubblica. Ha poi avvolto il corpo nella plastica e contattato la polizia, ammettendo il crimine.
Una confessione agghiacciante
Davanti ai giudici, Mateusz Hepa ha raccontato dettagli inquietanti: “Giravo per la città cercando una vittima. Le ho dato la possibilità di scegliere se andare a casa o venire da me. Ha scelto di venire da me”. Ha inoltre spiegato il motivo della sua scelta di strangolarla: “Ho scelto lo strangolamento perché così non c’è sangue. Stava cercando di respirare, ma non aveva la forza di lottare”.
Hepa ha anche cercato di giustificare il suo comportamento con una disturbante indifferenza: “Non so perché l’ho fatto. Certe cose accadono, ma io non ho alcuna influenza su di esse. A volte lancio una moneta quando ho una scelta difficile”.
L’omicidio di Wiktoria Kozielska ha lasciato una ferita profonda nella comunità e portato alla luce l’oscurità della mente umana. Mateusz Hepa, attualmente detenuto, rischia ora l’ergastolo. Tuttavia, per i familiari della vittima, nessuna sentenza potrà cancellare il dolore per la perdita della giovane vita di Wiktoria.