Fermato un coetaneo della ragazza: è sospettato di aver accoltellata e poi abbandonato il corpo della ragazza.
Una camminata durata quasi cinque minuti in compagnia di un carrello della spesa con dentro un cadavere. Quella accaduta nel quartiere di Primavalle, a Roma, è una storia macabra, una di quelle che fanno accapponare la pelle. Soprattutto se si considera che, dentro quel carrello, si trovava il corpo senza vita e grondante di sangue di Michelle Maria Causo, una ragazza di 17 anni.
Ad ucciderla, secondo le prime ipotesi delle forze dell’ordine, sarebbe stato il fidanzato originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, anche lui con meno di diciott’anni. Per portare a termine questa terribile missione, lui l’avrebbe spinta dentro quel carrello da via Giuseppe Benedetto Dusmet 25 a via Stefano Borgia 28, dove l’avrebbe poi abbandonata attorno alle 16 di ieri pomeriggio.
La testimonianza degli abitanti
Fondamentali le telefonate degli abitanti della zona. In tanti, infatti, avevano notato che dentro quel carrello probabilmente non c’era della spesa. “Da quei sacchetti gocciola del sangue“, avrebbe comunicato alla polizia un testimone della scena. La terribile scoperta è stata quindi degli agenti che, dopo essere arrivati sul posto, hanno sollevato il telo che copriva il cadavere di Michelle.
La ragazza stava lì rannicchiata, il suo corpo pieno di ferite da arma da taglio. A quel punto è partita la ricerca e agli agenti è bastato seguire le tracce di sangue per tornare all’appartamento del fidanzato della giovane ragazza: le macchie rosse arrivavano davanti alla sua porta.
Quando è morta Michelle?
Gli inquirenti sono ora al lavoro per rispondere ad alcune importanti domande. La prima è quella relativa a quando sia avvenuta la morte di Michelle. A rispondere a questo dubbio sarà principalmente l’autopsia, in programma nei prossimi giorni. Il fidanzato, principale sospettato, potrebbe averla uccisa poche ore prima rispetto a quella “passeggiata” col carrello oppure potrebbbe aver tenuto con sé il cadavere per qualche giorno.
L’altro grande dubbio degli agenti è relativo al movente. L’ipotesi più probabile è quella di un litigio finito male. L’argomento? Una possibile gravidanza della ragazza. Anche qui però bisognerà aspettare il responso dei medici legali o una comunicazione ufficiale delle forze dell’ordine relativa all’interrogatorio avvenuto ieri fra il pm ed il sospettato. Ciò che per ora è già certo, sfortunatamente, è che questo 2023 sia sempre più l’anno dei femminicidi.