Ucciso di botte in strada per una sigaretta

Ucciso di botte in strada per una sigaretta

Ucciso a bastonate per strada, per una sigaretta. Augusto Bernardi (56), sarebbe stato aggredito a Torino.

Succede a Torino, a piazza della Vittoria, nella notte di ieri, 10 luglio. Sull’omicidio. è stato bloccato Francesco Lo Manto, un 19enne del luogo, residente all’interno dei palazzi di via Villar.

Il ragazzo avrebbe subito confessato l’omicidio, svelando di aver ucciso Augusto, senza nemmeno l’ausilio di un’arma. Il bastone che la vittima parrebbe aver avuto con sè, sarebbe andato in pezzi in fase di colluttazione.

Le parole atroci del giovane 19enne, che non ha fatto nessuna resistenza all’arresto: “Ho ammazzato un uomo, mi sono rovinato la vita” avrebbe solo detto ai poliziotti prima di farsi mettere le manette. Secondo alcuni testimoni, al momento del delitto il giovane era in evidente stato di alterazione dovuto al consumo di stupefacenti.

Polizia Locale

La spiegazione di Lo Manto

Lo Manto avrebbe confessato di aver fatto ampio utilizzo di crack. Stando a quanto da lui dichiarato, sarebbe stata la sostanza, ad offuscare la sua capacità di giudizio nella notte di domenica. “Mi ha chiesto le sigarette ed io non ero in me” avrebbe spiegato in lacrime subito dopo il fermo.

Dopo l’omicidio, il 19enne avrebbe portato con sé anche lo zaino della vittima, probabilmente nel tentativo di rubare altro denaro da spendere in stupefacenti. Le forze dell’ordine lo hanno ritrovato nella cantina dello stabile nel quale Lo Manto viveva. A coordinare le indagini, la pm Patrizia Gambardella della procura cittadina.

Adesso, il domicilio di Lo Manto sarebbe stato messo sotto sequestro. Gli agenti hanno posto attenzione anche alla versione dei vicini di casa. Secondo questi, il 19enne non aveva mai palesato segni di alterazione psichica. Il ragazzo viveva in un monolocale al piano rialzato del palazzo, a circa 600 metri dal luogo del delitto. L’appartamento era appena stato venduto, stando alle testimonianze fornite.

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