A Gemona del Friuli, Alessandro Venier, 35 anni, è stato ucciso e fatto a pezzi dalla madre e dalla compagna. Le indagini sono in corso.
A Gemona del Friuli, in provincia di Udine, Alessandro Venier, 35 anni, è stato ritrovato morto nella cantina della propria abitazione. A ucciderlo sarebbero state la madre e la compagna, come riportato da L’Ansa, che hanno ammesso le rispettive responsabilità. Il corpo era stato fatto a pezzi e ricoperto di calce viva. Intanto, un altro drammatico caso è avvenuto in Basilicata dove è stato trovato un corpo carbonizzato in un dirupo.

Uomo ucciso e fatto a pezzi: la dinamica dei fatti
La scoperta del corpo di Alessandro Venier è avvenuta nella mattinata, intorno alle 10:30, quando la madre e la compagna dell’uomo hanno contattato i carabinieri. Giunti sul posto insieme al personale sanitario inviato dalla centrale operativa Sores Fvg, i soccorritori hanno subito constatato che per l’uomo non c’era più nulla da fare. Il cadavere era già in avanzato stato di decomposizione, smembrato e chiuso in un grande bidone collocato nella cantina dell’abitazione.
Sul corpo, le due donne avevano versato calce viva in più strati, presumibilmente per tentare di nasconderlo. Secondo quanto riportato da L’Ansa, il decesso risalirebbe a diversi giorni prima della segnalazione alle autorità.
La madre e la compagna confessano l’omicidio
Dopo il ritrovamento, le due donne – la madre di Alessandro e la sua compagna trentenne di origine colombiana – sono state condotte in caserma per essere interrogate. Da fonti qualificate, autorizzate dal magistrato titolare dell’inchiesta, è emerso che entrambe hanno ammesso le loro responsabilità nell’omicidio. Tuttavia, non è ancora chiaro il ruolo preciso che ciascuna ha avuto nella vicenda.
Le indagini, svolte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Udine, aggiunge Sky News, sono ancora in fase iniziale e puntano a ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio.