Ucraina a corto di uomini e armi: cresce il pessimismo

Ucraina a corto di uomini e armi: cresce il pessimismo

Il Washington Post rivela il pessimismo crescente dell’Ucraina per la guerra contro la Russia che si trova a corto di armi e uomini.

Anche l’ottimismo di Zelensky, che aveva detto che il 2023 sarebbe stato l’anno della vittoria per l’Ucraina, sta scemando. Un’inchiesta del Washington Post rivela che le forze ucraine impegnate nella guerra contro la Russia sono in seria difficoltà e mette in dubbio la loro tenuta.

Secondo funzionari statunitensi ed europei Kiev potrebbe aver subito fino a 120 mila morti e feriti rispetto ai 200 mila della Russia ma in proporzione è un numero superiore perché Mosca dispone di un esercito più numeroso. L’inchiesta rivela che le perdite sarebbero state nascoste agli alleati occidentali per non far venir meno il loro impegno in questa guerra.

soldato ucraino

Pochi soldati con esperienza di combattimento

L’Ucraina sta reclutando soldati inesperti non in grado di gestire una guerra complessa. «La qualità delle forze ucraine, un tempo considerata un vantaggio sostanziale sulla Russia, è stata degradata da un anno di perdite tanto da suscitare dubbi sulla capacità di Kiev di organizzare la controffensiva di primavera», scrive il quotidiano statunitense. Per questo gli occidentali non credono che resistere a Bakhmut sia saggio.

Stando alle osservazioni del Wp, l’umore delle truppe in prima linea è cupo, alcuni funzionari ucraini mettono in dubbio la prontezza di Kiev nell’organizzare la controffensiva di primavera. Allo stesso tempo però Kiev sta addestrando le truppe per la prossima controffensiva e non le sta impiegando nella resistenza di Bakhmut.

Un comandante di battaglione rivela che sono rimasti soltanto pochi soldati con esperienza di combattimento, sono tutti morti o feriti e «La cosa più preziosa in guerra è l’esperienza di combattimento».

Le valutazioni sulle difficoltà dell’Ucraina sul campo si riflettono anche a Kiev che fatica ad organizzare una controffensiva tanto annunciata e fomentata dallo stesso presidente ucraino. Non mancano le critiche rivolte agli Usa e agli alleati europei che avrebbero aspettato troppo a lungo per incrementare i programmi di addestramento e fornire veicoli corazzati da combattimento, inclusi i carri armati Bradley e Leopard.