L’oligarca russo Roman Abramovich è stato avvelenato? Il mediatore della situazione in Ucraina potrebbe rischiare grosso.
Nelle ultime ore, è emersa una terribile notizia legata all’oligarca russo Roman Abramovich. Il magnate, ex proprietario del Chelsea, potrebbe essere stato avvelenato. Questo, almeno, è quanto riporta il Wall Street Journal, in merito alle condizioni dell’oligarca russo. Abramovich è estremamente attivo per sbrigliare la situazione tesissima tra Russia e Ucraina, cercando di mediare tra i due Paesi. Ebbene, vi sono grandi dubbi in merito ai negoziati attualmente in corso. Specie considerato che alcuni mediatori, tra cui Abramovich, sembrerebbero essere stati avvelenati.
Nella giornata di ieri, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, parlando al sito russo di opposizione Medusa, aveva elogiato Abramovich, elencandolo nel novero dei magnati russi che si stanno impegnando per porre fine alla delicata situazione tra Russia e Ucraina. “Alcuni degli oligarchi (tra i quali anche Abramovich, n.d.r.) si stanno attivando con aiuti concreti, tanto da promettere un intervento per aiutarci a ricostruire l’Ucraina dalle macerie”. Eppure, nelle ultime settimane, l’oligarca è stato duramente colpito dalle sanzioni, tanto da abbandonare la presidenza del Chelsea per evitare altri problemi.
I sintomi dell’oligarca
Abramovich, ora, rischia davvero grosso. L’oligarca russo, assieme ad altri mediatori ucraini e russi, avrebbe sofferto i sintomi di un sospetto avvelenamento, in seguito ad un incontro a Kiev tenutosi ad inizio marzo. Dopo l’incontro a Kiev, Abramovich, oltre a due membri anziani del team ucraino, avrebbe sviluppato dei sintomi preoccupanti: sembrerebbe infatti sia stato avvelenato. Parliamo di occhi rossi, dolori a pelle e ossa, desquamazione della pelle di volto e mani e lacrimazione costante. Altri partecipanti ai negoziati hanno accusato dell’attacco sospetto alcuni esponenti russi che, secondo loro, volevano sabotare i negoziati il cui obiettivo era quello di porre fine al conflitto.