Ucraina, Al Bano: “Come si fa a negare la verità?”

Ucraina, Al Bano: “Come si fa a negare la verità?”

Il cantante Al Bano ha attaccato l’ex direttore di Rai2 Carlo Freccero, reo di aver negato la verità sulla strage di Bucha, in Ucraina.

Il cantante italiano Al Bano, famosissimo anche in Russia e Ucraina, ha deciso di ospitare alcuni profughi ucraini nel paesino di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, dove ha una casa. La sua testimonianza è estremamente toccante, in quanto si è fatto raccontare i terribili mali della guerra da parte dei profughi ospitati a Cellino San Marco. In un’intervista concessa all’AdnKronos, Al Bano ha anche attaccato l’ex direttore di Rai2 Carlo Freccero, in quanto avrebbe negato la verità in merito alla strage ucraina di Bucha.

Le parole del cantante

“In questo momento la guerra è tra la Nato e la Russia. Dalle cose che ho saputo, a Putin avevano prospettato che la Nato stava per prendere sotto il suo protettorato l’Ucraina. Io per Putin ho cantato cinque voltenon mi sarei mai aspettato una reazione simile da lui”. Queste le parole di Al Bano all’AdnKronos, che aggiunge: ”Non dimentichiamoci che gli stavano per conferire il premio Nobel per la Pace e la rivista ‘Time’ lo aveva definito ‘l’uomo dell’anno’. Inoltre Putin aveva buoni rapporti con tutti, anche con Berlusconi ed era un buon ortodosso. Mi sono veramente stupito di come abbia reagito”. Stando al cantante, l’unico modo per evitare la guerra era quello di ”usare le armi dell’intelligenza e della diplomazia. Non si può arrivare alla terza guerra Mondiale”.

Al Bano

Al Bano ha poi attaccato l’ex direttore di Rai2 Carlo Freccero, a causa delle polemiche scatenatesi dopo le sue parole sulla strage russa di Bucha. “Come si fa a negare la verità? Mi auguro che non sia un modo per farsi notare. E’ drammatico che ci sia gente così. Rispetto tutti coloro che hanno idee diverse, anche dalle mie, ma come si fa a dire che la guerra è un film? Magari fosse un film! Io ospito qui da me a Cellino una mamma Ucraina con il figlio e due alunni che lei curava, tutti fuggiti dalla guerra e quando ho visto il bambino più piccolo, che ha 7 anni, aveva sugli occhi due macchie nere perché era stato sotto una pioggia di bombe. Mi sono venuti i brividi!.