L’Ucraina intensifica gli attacchi, colpendo una base aerea a Lipeck. La Russia risponde con il regime antiterrorismo nelle regioni di confine.
L’escalation del conflitto tra Ucraina e Russia ha subito un ulteriore aggravamento con l’attacco ucraino a una base aerea russa situata nella regione di Lipeck, a circa 300 chilometri dal confine.
In risposta all’attacco, come riportato da Repubblica, Mosca ha implementato il regime antiterrorismo nelle regioni di confine.
La risposta della Russia agli attacchi dell’Ucraina
Di fronte all’intensificazione delle azioni militari ucraine, la Russia ha risposto proclamando un regime speciale antiterrorismo nelle regioni di Belgorod, Kursk e Bryansk, aree al confine con l’Ucraina.
Il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha annunciato la misura, spiegando che essa comporterà restrizioni significative per la popolazione locale.
Secondo il Comitato: “Il regime di Kiev ha compiuto un tentativo senza precedenti di destabilizzare la situazione in diverse regioni del Paese“.
La situazione sul campo resta altamente volatile, con almeno cinque attacchi segnalati contro installazioni militari ucraine nelle città di Slavyansk e Kramatorsk, entrambe situate nel Donbass, regione orientale dell’Ucraina
Un bombardiere Su-34 delle Forze Aerospaziali russe ha colpito la notte scorsa le forze ucraine nella regione di confine di Kursk utilizzando una bomba da 500 kg.
“L’equipaggio di un cacciabombardiere supersonico multifunzionale Su-34 delle Forze Aerospaziali ha effettuato un attacco notturno contro un gruppo di uomini ed equipaggiamenti militari ucraini in una zona di confine della regione di Kursk“, ha dichiarato il ministero della Difesa russo.
Sul fronte ucraino, la città di Kramatorsk è stata nuovamente bersaglio di un attacco missilistico russo che ha colpito un’infrastruttura critica, causando la morte di una persona e il ferimento di molte altre
La minaccia per l’Europa
Un altro aspetto cruciale di questi sviluppi è la minaccia che i combattimenti nella regione di Kursk pongono al gasdotto che trasporta metà del gas naturale russo destinato all’Europa.
Questo ha provocato un notevole nervosismo nei mercati energetici europei, nonostante le rassicurazioni di Gazprom, il colosso russo del gas.
L’interruzione di questo flusso potrebbe avere ripercussioni significative, non solo per l’economia russa, ma anche per l’approvvigionamento energetico dell’Europa, già fortemente colpita dalle sanzioni e dalle tensioni geopolitiche.