Ucraina, gli Usa inviano nuove armi alla nazione

Ucraina, gli Usa inviano nuove armi alla nazione

Gli Usa riprendono ad inviare nuovi rifornimenti di armi all’Ucraina. Zelensky: “Russia può terrorizzarci, ma non può vincere”.

I conflitti non giungono ancora al termine e l’Ucraina chiede ancora supporto e nuova artiglieria da parte degli Stati alleati. L’Italia è in fase decisionale sull’invio di missili di propria produzione, mentre gli Usa hanno già annunciato la prossima consegna di armi in Ucraina del valore totale di 725 milioni di dollari. Nuovi bombardamenti intanto su alcune regioni ucraine nella notte scorsa.

Guerra Ucraina

Armi per l’Ucraina

Per la difesa dell’Ucraina sono state numerose le armi inviate dagli Stati alleati fino ad oggi. Con i conflitti in continuo aumento, il rifornimento da inviare a Zelensky continua. Da parte dell’Italia sono state promesse le batterie Spada, nuovi missili da inviare a Kiev per garantire la propria protezione. Su questo argomento, è ancora atteso l’okay di Giorgia Meloni che sta valutando la questione.

Il governo Usa d’altra parte ha annunciato nuove consegne di armi al popolo ucraino per un valore totale di 725 milioni di dollari. Il pacchetto include ulteriori sistemi lanciarazzi a elevata mobilità Himars, munizioni, veicoli corazzati e forniture mediche. Gli Stati Uniti confermano il costante appoggio al popolo di Kiev per la difesa del territorio. “Le forniture che stiamo offrendo sono accuratamente calibrate per fare la differenza sul campo di battaglia per l’Ucraina”, dichiara il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Zelensky, pronto a riprendersi ciò che è suo

Il presidente Volodymyr Zelensky intanto dichiara: “L’Ucraina si riprenderà tutto il territorio del Paese sotto il controllo della Russia”. La determinazione del leader ucraino non cede nemmeno dopo gli ultimi attacchi sulla nazione.

Diverse regioni dell’Ucraina sono state bersagli di attacchi la notte scorsa: nella città di Zaporizhzhia sono state colpite alcune infrastrutture e si sono sviluppati incendi; nella regione di Dnipropetrovsk sono stati intercettati cinque droni iraniani e 50 proiettili sono stati sparati da lanciarazzi e artiglieria pesante sul distretto di Nikopol. “La Russia ha anche ancora l’opportunità di terrorizzare le città ucraine e tutti gli europei e ricattare il mondo. Ma non ha alcuna possibilità di successo perché l’Ucraina sta facendo progressi costanti”, afferma Zelensky.

La Bielorussia per Putin

Intanto, per la Russia il Paese rivale è diventato una vera e propria minaccia terroristica dopo l’esplosione sul ponte di Kerch in Crimea. Così arriva in soccorso di Putin la Bielorussia. Il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, spiega che questa condizione di rischio per Mosca nasce dall’aggravarsi della “situazione lungo il perimetro dei nostri confini”.

Come prevedevano i piani, l’esercito bielorusso compone la parte principale del gruppo di forze dello Stato dell’Unione ed è integrato da unità della Federazione Russa. “La Russia ha i più moderni tipi di armi e resisterà in Ucraina senza armi nucleari”.