Ucraina-Inghilterra a Roma, annullati i biglietti venduti agli inglesi dal 28 giugno

Ucraina-Inghilterra a Roma, annullati i biglietti venduti agli inglesi dal 28 giugno

I biglietti venduti agli inglesi dal 28 giugno sono stati annullati dopo l’accordo tra la Uefa e il Dipartimento della pubblica sicurezza italiano.

ROMA – Annullati i biglietti venduti agli inglesi dal 28 giugno per la partita tra Ucraina e Inghilterra in programma allo stadio Olimpico di Roma. La decisione è stata presa dal Dipartimento della pubblica sicurezza dopo un confronto della Uefa nel rispetto della quarantena di cinque giorni prevista in Italia per tutti i residenti nel Regno Unito.

La misura naturalmente è valida per tutte le persone che hanno la residenza in Gran Bretagna. Allo stadio, dunque, potranno entrare solamente gli inglesi che vivono in Italia oppure in altri Paesi per i quali non è prevista una quarantena di cinque giorni.

Le indicazioni alle compagnie aeree

E’ stato un giovedì 1 luglio molto frenetico e di contatti per le autorità italiane. Nelle ore precedenti alla comunicazione dell’annullamento dei biglietti ai tifosi inglesi, Roma aveva inviato una circolare a tutte le compagnie aeree di vietare l’imbarco per tutti i tifosi.

I viaggiatori prima di salire sull’aereo dovranno completare una autodichiarazione nella quale specificano il motivo del loro arrivo nella Capitale e in Italia. Foglio che dovrà essere controllato dalle forze dell’ordine successivamente. Tutte misure che hanno come obiettivo quello di tenere sotto controllo la variante Delta in Italia.

Europei 2020

Lo scontro con la Uefa sulla finale

Ma nei prossimi giorni potrebbe iniziare anche uno scontro con la Uefa sulla finale. Da Nyon, nonostante i continui appelli di Draghi e Merkel, hanno confermato la propria intenzione di far disputare le ultime tre sfide della competizione a Londra nonostante l’aumento dei casi degli ultimi giorni.

Un braccio di ferro che sembra essere ormai vinto dalla Uefa. Manca meno di una settimana alla prima semifinale e difficilmente ci potrà essere un cambio di sede come auspicato dai leader europei.